E’ importante sottolineare che la settimana nella quale si svolge il primo ciclo delle apparizioni, ovvero da lunedì 15 maggio a domenica 21 maggio è segnata dalla solennità dell’Ascensione (giovedì 18 maggio).
Perché, come detto più volte, il ciclo epifanico di Ghiaie avviene in tempo di Pasqua dal quale trae il suo significato più profondo e segue la liturgia della Chiesa, la cui storia inizia proprio il giorno dell’Ascensione, preludio della Pentecoste.
Per questo, la Vigilia dell’Ascensione e il giorno dell’Ascensione la Madonna apparirà:
senza Il Bambino Gesù e rivestita, non pìù coi colori bianco e azzurro (per ricordare il Grande Mistero dell’Incarnazione del Verbo in Lei)
ma coi colori verde, rosso e bianco che rimandano alle tre virtù teologali, per mostrarsi come IMMAGINE DELLA CHIESA nella sua intima partecipazione alla Santissima Trinità.
Così da confermare, come si recita nel Credo, che
l’Opera iniziata con l’Incarnazione del Verbo in Lei, si è compiuta,
il peccato è stato sconfitto dalla Passione e Morte di Cristo Risorto e Asceso al Cielo, alla destra del Padre
e principia la MISSIONE DELLA CHIESA.
E’ questo il contesto teologico nel quale occorre comprendere gli ammonimenti gravi della Madonna ripetuti nelle apparizioni di quella settimana che si concluderà con la visione di domenica 21 maggio con la strage di gigli operata dal cavallo uscito dalla chiesa; figura terribile delle conseguenze del peccato, pagato dai piccoli innocenti.
Ammonimenti gravi che devono perciò essere accolti come inviti accorati a vedere nel Cristo, Purissima Vittima Innocente, tutti i piccoli martiri della storia umana, e procedere alla riparazione e alla conversione.
Le parole della Madonna, quali Parole della Sapienza, hanno infatti un valore assoluto, e dunque vanno comprese in questo contesto, oltre ogni determinismo. Come la frase, malintesa e usata strumentalmente dai nemici delle apparizioni: “tante mamme hanno i bambini disgraziati per i loro peccati gravi”, che rimanda alla relazione fra la maternità e la vita, la quale da sempre vive nel Verbo Che in Lei ha preso carne.
“In Lui era la vita e la vita era la luce degli uomini” dal Prologo di Giovanni
Il peccato contro la vita, negazione dell’Opera Redentiva di Cristo e di Cristo stesso, emerge dunque in tutta la sua gravità negli ammonimenti della Madonna pronunciati nelle apparizioni della settimana dal 15 al 21 maggio, durante la quale, il 17 maggio, Vigilia dell’Ascensione, la Madonna affiderà ad Adelaide un segreto per il Vescovo e il Papa.
Segreto che, in questo contesto, sia pure ignoto nel contenuto, traspare dalle stesse apparizioni nella sua ragione, come avvertimento alla Chiesa per l’umanità in grave pericolo a causa del peccato contro la vita.
Cosa rappresentano infatti gli angioletti rosa e azzurri che attorniano la Madonna, quel giorno e il giorno successivo solennità dell’Ascensione, se non la vita innocente angelicata che in Lei riconosce la Madre della Vita?