Nei due giorni più importanti del ciclo epifanico di Ghiaie (che, ricordiamo, segue il Tempo della Pasqua) – ovvero il 18 maggio, solennità dell’Ascensione e il 28 maggio, solennità di Pentecoste – la Madonna rivolge uno straziante e accorato appello ad Adelaide perché preghi per i peccatori più ostinati.
“Prega per i peccatori più ostinati che stanno morendo in questo momento e che trafiggono il mio Cuore” – dice la Madonna ad Adelaide il 18 maggio, solennità dell’Ascensione.
Appello che riprenderà il 28 maggio, solennità di Pentecoste con queste parole:
“Prega per i peccatori più ostinati che fanno soffrire il mio Cuore perché non pensano alla morte”
Appelli dolorosi e angoscianti dai quali emerge una chiara verità;
ovvero che il peccatore ostinato rinnova nel Cuore di Maria il dolore atroce provocato dalla Passione e Morte del Figlio sulla Croce,
perché, rifiutando di convertirsi e permanendo nel male, si oppone alla Redenzione operata da Cristo, col Suo Santo Sacrificio, e, nel momento del trapasso da questa vita all’altra, si condanna per l’eternità.
Esito catastrofico che la Madonna scongiura sia evitato, offrendo il proprio Cuore (trafitto dal dolore) quale Luogo di Grazia per la conversione e il passaggio al Cielo, Che il Figlio, mediante la morte in Croce, ha riaperto per l’umanità intera, risorgendo dalla morte e ascendendo alla destra del Padre.
Questo il contesto nel quale comprendere perché, come nel giorno dell’Ascensione (preludio della Pentecoste), anche nel giorno di Pentecoste (in cui nasce la Chiesa) la Madonna ripeterà l’appello straziante apparendo anche quel giorno santo rivestita dei tre colori (bianco, verde e rosso) che rimandano alle virtù teologali (Fede, Speranza e Carità).
Ammantata da quei colori, quel giorno la Madonna ha voluto mostrarsi come immagine della Chiesa, per ricordare alla Chiesa stessa la Missione che Cristo Le ha affidato:
essere Luogo di Grazia, strumento di Redenzione e sacramento universale di Salvezza, per riunire tutto il genere umano nell’unica famiglia del popolo di Dio, nell’unico corpo di Cristo, nell’unico tempio dello Spirito Santo.
Per questo, quello stesso giorno santo di Pentecoste, la Madonna si mostrerà, circondata da un coro di angeli rosa e azzurri, tenendo, dinnanzi al proprio Cuore, nelle Sue mani immacolate, due colombi neri divaricati negli sguardi, figura del peccatore diviso dalla Grazia di Dio, che può trovare proprio nelle mani Immacolate di Maria e nel Suo Sacro Cuore il passaggio alla conversione, alla Redenzione e alla Vita Eterna in Cielo, nella Luce di Dio.
Il Cuore di Maria emerge dunque, nelle apparizioni di quei giorni (Ascensione e Pentecoste) come riferimento principale per comprenderne il significato delle stesse apparizioni e la missione offerta dal Cielo alle Ghiaie, in perfetta sintonia con la Missione della Chiesa.
http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p123a9p1_it.htm
A conferma di quanto si è detto, occorre aggiungere che la Madonna indicherà il proprio Cuore, con la denominazione di Sacro Cuore, nella seconda apparizione quando confermerà la vocazione sacerdotale di Candido, che, obbediente agli appelli della Madonna, quale Sacerdote Missionario secondo il Sacro Cuore di Maria, non mancherà mai di correre al capezzale dei moribondi per accompagnarli nel transito da questa vita, alla salvezza eterna in Cielo.
Così sarà anche per Adelaide, alla quale, nella stessa apparizione, la Madonna affiderà la Missione di essere un’immagine fedele di Lei, quale Madre del Verbo di Dio, offrendosi vittima dinnanzi a Gesù Eucaristica, per la conversione dei peccatori “che non pensano alla morte” e “fanno soffrire il Suo Cuore” eternamente unito al Cuore di Cristo, trafitto dalla stessa Croce.
Di seguito si offre la riproduzione della Croce del Rosario di Candido, sulla quale la Madonna appare con Cristo, come la “Corredentrice”; verità sempre affermata dalla Chiesa Cattolica, e ribadita dal messaggio delle apparizioni di Ghiaie,
in attesa del dogma.