PREMESSA
Come abbiamo ricordato all’inizio della pagina intitolata “Il Trionfo”,
la santa Vergine rivolge la propria attenzione al Papa in tre apparizioni legando chiaramente l’autorità suprema della Chiesa al ciclo epifanico di Ghiaie.
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1.Nella quinta apparizione, del 17 maggio, Vigilia dell’Ascensione, la santa Vergine confida ad Adelaide un segreto da rivelare esclusivamente al Papa e al Vescovo.
«Appena vidi la Madonna subito mi parlò e mi confidò un segreto da rivelare al Vescovo e al Papa, con queste parole: – Dì al Vescovo e al Papa il segreto che ti confido… ti raccomando di eseguire quanto ti dico, ma non dirlo a nessun altro»;
2.Nella decima apparizione del 28 maggio, solennità di Pentecoste, la santa Vergine assicura che proteggerà il Papa impedendo venga rapito e afferma che desidera unire la famiglia umana nella vera Pace affinché il Papa sia alleviato nelle sue sofferenze.
«Prega pure per il Santo Padre che passa momenti brutti. Da tanti è maltrattato e molti attentano la sua vita. Io lo proteggerò ed Egli non uscirà dal Vaticano. La pace non tarderà, ma al mio cuore preme quella Pace mondiale nella quale tutti si amino come fratelli. Solo così il Papa avrà meno da soffrire:
3. Nell’ultima apparizione del 31 maggio, la santa Vergine dice ad Adelaide che desidera colmare di Grazie il luogo delle apparizioni, subordinando il proprio Trionfo alla decisione del Papa.
«…desidero presto il mio trionfo. Prega per il Papa e digli che faccia presto perché voglio essere premurosa per tutti in questo luogo. Qualunque cosa mi si chiederà lo intercederò presso mio Figlio».
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Queste tre comunicazioni, come detto, evidenziano chiaramente l’importanza del rapporto fra la santa Vergine e il Papa, in merito al riconoscimento ed anche alla Missione delle stesse apparizioni di Ghiaie.
PRIMA PARTE
Iniziamo allora a comprendere più in profondità queste tre comunicazioni,
e a tal fine iniziamo dall’ultima, quella espressa nell’ultima apparizione del 31 maggio,
nella quale la santa Vergine:
- da un lato, si colloca in una posizione subalterna rispetto al Papa, cui sottomette la propria azione di Grazia, e il suo stesso “desiderio“, dicendo:
…desidero presto il mio trionfo. Prega per il Papa e digli che faccia presto perché voglio essere premurosa per tutti in questo luogo
- ma dall’altro lato, evidenzia la propria posizione eccelsa nella Chiesa come onnipotenza supplice e mediatrice di Grazia, dicendo:
Qualunque cosa mi si chiederà lo intercederò presso mio Figlio.
Queste due posizioni sono apparentemente antinomiche, ma si compongono facilmente ricordando che, a Pentecoste, con la nascita della Chiesa,
la santa Vergine
- pur essendo il grembo della Chiesa e dunque dello stesso Pietro, non rimane in questa posizione di superiorità, ma si sottomette a Pietro, capo supremo della Chiesa,
- chiamato, da parte sua, a sottomettersi, a sua volta, alla santa Vergine quale Madre e Sposa dello stesso Divin Figlio.
Verità grazie alla quale, riconsiderando la comunicazione della santa Vergine nell’ultima apparizione del 31 maggio
possiamo capire che:
- da un lato la santa Vergine si sottomette al Papa domandando d’essere riconosciuta come Mediatrice di tutte le Grazie fra il Divin Figlio e gli uomini,
- ma dall’altro fa capire al Papa che parla in nome del Divin Figlio, come sua Madre e Sposa, e che, con questo titolo deve essere riconosciuta dalla Chiesa, quale manifestazione del suo Trionfo, da lei “desiderato”, in unità con il Divin Figlio.
SECONDA PARTE
A questo punto,
dopo aver evidenziato che la santa Vergine chiede al Papa di essere riconosciuta dalla Chiesa come Mediatrice di tutte le Grazie, esprimendo la volontà del Divin Figlio alla quale il Papa deve obbedire,
ci domandiamo:
- perché la santa Vergine, apparendo a Ghiaie, vuole essere riconosciuta dalla Chiesa proprio col Titolo di Mediatrice di tutte le Grazie?
Quesito assai importante – per la piena comprensione del significato e della Missione delle stesse apparizioni di Ghiaie – che non può essere affrontato in modo riduttivo e immediato, poiché richiede la conoscenza delle grandi verità di Fede in merito al Titolo stesso – Mediatrice di tutte le Grazie – con cui la santa Vergine desidera essere riconosciuta dalla Chiesa.
E dunque,
tenendo sempre ben presente nel pensiero, come una stella polare, che
tutto quel che il Signore ha fatto per Maria lo ha fatto per la Chiesa e che tutto ciò che si dice di Maria lo si ritrova nella Chiesa,
componiamo la risposta al quesito in due passaggi.
- Innanzitutto
- occorre ricordare che questo Titolo – Mediatrice di tutte le Grazie – segna il termine ultimo di un Tempo di Grazia – iniziato con L’Incarnazione del Verbo di Dio nel seno della santa Vergine Maria, formata da Lui fin nel grembo Verginale come sua Madre, e preparata poi a partecipare con Lui al santo Sacrificio Redentore come sua Sposa Corredentrice, grazie alla quale partecipazione, la santa Vergine Maria è divenuta: Mediatrice di tutte Grazie.
2. E poi
- occorre ricordare che la Chiesa è chiamata a ripercorrere, nel tempo ultimo, la Via della Redenzione tracciata dal Signore con la santa Vergine, sua Madre e Sposa, e che a tal fine deve rivestirsi di questo Titolo – Mediatrice di tutte Grazie – operando, come Corredentrice, con la santa Vergine Corredentrice, nella Missione di salvezza delle anime per il compimento della Redenzione di tutta l’umanità, con la definitiva Vittoria di Cristo sul peccato, che segnerà il Trionfo di Maria e della Chiesa stessa mediante le nozze eterne con Cristo, nostro Signore.
Di conseguenza,
ricordando altresì, che le apparizioni di Ghiaie sono donate – da Dio Santa Trinità – alla Chiesa chiamata, nel tempo ultimo, a seguire la Via tracciata dal Signore,
possiamo finalmente comprendere che,
domandando di essere riconosciuta come Mediatrice di tutte le Grazie,
la santa Vergine chiede al Papa:
- di ricondurre la Chiesa con lei al Calvario, onde partecipare con lei al santo Sacrificio Redentore del Figlio, lasciandosi spogliare di tutto, come ha fatto lei, obbedendo al Figlio spogliato di tutto per la salvezza delle anime,
- e divenire in tal modo, come lei, Corredentrice e Mediatrice di tutte le Grazie per tutta l’umanità, segnando così il suo Trionfo, ch’è il Trionfo della Chiesa stessa.
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L’importantissima affermazione della santa Vergine:
voglio essere premurosa per tutti in questo luogo. Qualunque cosa mi si chiederà lo intercederò presso mio Figlio
deve perciò essere correttamente intesa,
riconoscendo nell’espressione questo luogo (che è il luogo delle apparizioni) IL LUOGO SACRO DELLA CHIESA, chiamata:
- a rinnovare la Missione Eucaristica che il Signore Redentore le ha affidato – mediante il suo santo Sacrificio del Calvario con la partecipazione della santa Vergine, sua Madre e Sposa –
- ed essere, con la santa Vergine, Corredentrice e Mediatrice di Grazie per tutta l’umanità.
TERZA PARTE
A conclusione della presente riflessione, per meglio capire quanto è importante, anzi vitale, per la Chiesa del nostro tempo, la richiesta della santa Vergine, apparsa a Ghiaie, al Papa,
è necessario riprendere il tema del rapporto fra Maria e il Papa, sopra accennato,
e comprendere:
- che LA SANTA VERGINE PARLA AL PAPA DAL CUORE DELLA CHIESA, e dunque dall’interno della Chiesa stessa, essendo Madre e Sposa del Verbo di Dio,
- e che, IL PAPA DEVE ASCOLTARLA poiché ella rappresenta l’integrità della Chiesa verso l’interno,
sapendo che,
- solo in lei, la Chiesa trova il baluardo indefettibile contro il vero pericolo sorgente sempre dall’interno della Chiesa,
- poiché solo lei, Maria, Immacolata Concezione, possiede da sempre la Verità del Signore.
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Come afferma un noto, illustre, grande teologo:
In Maria la Chiesa, che scaturisce da Cristo, trova il suo centro personale e la piena realizzazione della sua idea ecclesiale.
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Nonostante gl’incessanti tentativi reiterati di alterare, ridurre, svilire, distruggere le apparizioni di Ghiaie, e opporsi così allo Spirito Santo,
ancor più forte risuona, da Ghiaie – LUOGO SACRO DELLA CHIESA – la preghiera di Maria al Papa di fare presto,
affinché la Chiesa, sempre più minacciata dall’interno,
- la riconosca nel Titolo di Corredentrice e Mediatrice, spartiacque di Verità,
- e prepari il suo Trionfo, ch’è il Trionfo della Chiesa stessa.