In questa riflessione cercheremo di unire le comunicazioni rivolte dalla santa Vergine alla Chiesa e al Papa in un unico discorso,
assai importante da comprendere,
perché rischiara il discorso sapienziale su cui si fonda l’intero ciclo epifanico di Ghiaie, che è rivolto alla Chiesa, come più volte abbiamo affermato.
E a tal fine, lasciando a margine, per ora, la comunicazione che riguarda il segreto rivelato ad Adelaide (nella quinta apparizione),
prendiamo in esame
le altre tre comunicazioni rivolte dalla santa Vergine – al Papa e alla Chiesa – in tre diverse apparizioni (settima, decima, tredicesima),
ricordate nella riflessione “Maria e la Chiesa, un’identità da svelare per preparare il Trionfo di Maria e della Chiesa“, pubblicata nella pagina “Il Trionfo”.
Come abbiamo riportato in questa riflessione:
- nella settima apparizione la santa Vergine dichiara ad Adelaide che sarà riconosciuta dalla Chiesa mettendo in relazione il suo riconoscimento con la conversione di molti;
- nella decima apparizione la santa Vergine dichiara che desidera unire la famiglia umana nella vera Pace affinché il Papa sia alleviato nelle sue sofferenze;
- nell’ultima apparizione del 31 maggio, la santa Vergine dice ad Adelaide che desidera riempire di Grazie il luogo delle apparizioni e si compia presto il suo Trionfo, subordinando il proprio Trionfo alla decisione del Papa.
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PRIMO PASSAGGIO DEL DISCORSO
Cominciamo dunque il nostro esame prendendo in considerazione le parole pronunciate dalla santa Vergine nella settimana apparizione,
nella quale la santa Vergine pone chiaramente il suo riconoscimento da parte della Chiesa in relazione alla conversione di molti,
dicendo:
«molti si convertiranno e io sarò riconosciuta dalla Chiesa» .
Chiara predizione espressa con il tempo verbale futuro, come una certezza assoluta,
affinché la Chiesa creda che avverrà certamente così.
Ovvero che:
nel tempo in cui molti si convertiranno, la santa Vergine sarà riconosciuta dalla Chiesa, la quale sarà riconosciuta, a sua volta, come VERA CHIESA, grazie proprio alla conversione di molti e all’identità con la santa Vergine.
E questo non stupisce,
se consideriamo com’è apparsa la santa Vergine nella quinta apparizione pronunciando le parole profetiche rivolte alla Chiesa.
Quel giorno infatti, ella si è mostrata vestita tutta di celeste, con il Divin Figlio in braccio a lei, vestito di rosa (colore della carne umana),
affinché la Chiesa:
- riconoscesse in lei la creatura che il Divin Figlio – concepito nel suo Seno per opera dello Spirito Santo – ha assunto in Cielo, dove vive eternamente unita Lui,
- e così potesse comprendere: che la predizione, espressa dalla santa Vergine ha un valore eterno, poiché proviene dal suo Divin Figlio, apparso in braccio a lei.
Ma non basta.
Invitata a credere che a parlar attraverso la sua santa Madre, è il Signore, la Chiesa deve riconoscere, nella predizione espressa dalla santa Vergine, anche un compito affidato da Lui alla Chiesa stessa,
chiamata,
- a operare nel tempo presente per la conversione delle anime,
- completando così, nel tempo presente – con la sua santa Madre, unita alla Chiesa Celeste – la Missione Eterna decisa dal Verbo di Dio in unità col Padre e lo Spirito Santo, e principiata con l’Incarnazione:
offrirsi in Sacrificio per redimere l’umanità e far nascere la Chiesa, perché riconduca tutta l’umanità al suo Amore Eucaristico, unita, in un solo Spirito, nelle braccia del Padre.
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SECONDO PASSAGGIO DEL DISCORSO
La Missione che il Signore ricorda alla Chiesa, attraverso la sua santa Madre, si chiarisce ancor più, prendendo in esame le parole pronunciate dalla santa Vergine nell’apparizione di Pentecoste del 28 maggio:
«al mio cuore preme quella Pace mondiale nella quale tutti si amino come fratelli. Solo così il Papa avrà meno da soffrire»
In queste parole infatti, non possiamo non riconoscere la preghiera del Signore all’Ultima Cena con l’istituzione dell’Eucarestia, e dunque il suo ardente desiderio di unità, chiaramente espresso
dicendo:
«Vi lascio la Pace, vi do la mia Pace. Non come la dà il mondo io la do a voi…perché tutti siano una sola cosa. Come tu Padre sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una sola cosa, perché il mondo creda che tu mi hai mandato» (Gv.14, 27, e Gv. 17,21).
Per questo,
- riconoscendo nelle parole della santa Vergine, il desiderio del Signore che l’umanità formi una sola famiglia di fratelli uniti con Lui, Verbo di Dio, nell’Amore del Padre, Ch’è il suo stesso Amore,
- e sapendo che l’unità nell’Amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo si compie solo con la rinuncia al peccato e la conversione,
la Chiesa deve
completare la Missione di Unità nell’Amore attuata dal Signore con il santo Sacrificio della Croce,
conducendo l’umanità, con la sua santa Madre, lungo la Via della Croce, che si concluderà con il Trionfo della santa Vergine, e le nozze della Chiesa stessa con il Signore.
TERZO PASSAGGIO
dopo aver compreso i due precedenti passaggi, ancor più chiare risuonano le parole rivolte dalla santa Vergine al Papa, nell’ultima apparizione del 31 maggio.
Dice quel giorno, la santa Vergine, ad Adelaide:
«…desidero presto il mio trionfo. Prega per il Papa e digli che faccia presto perché voglio essere premurosa per tutti in questo luogo. Qualunque cosa mi si chiederà lo intercederò presso mio Figlio».
Come ben si nota fin dalla prima lettura, queste parole sono davvero molto importanti per comprendere l’opera di conversione delle anime richiamata dal Signore alla Chiesa,
In queste parole infatti, i Papi avrebbero potuto capire:
- che il Signore intende donare una pioggia di Grazie, affinché la Chiesa conduca l’umanità alla conversione, concedendole per l’intercessione della sua santa Madre, e si giunga così al suo Trionfo.
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CONCLUSIONE
La predizione pronunciata dalla santa Vergine, a Ghiaie, nella settima apparizione è dunque un evento che certamente avverrà per divino volere del Signore,
ma, allo stesso tempo, è anche un compito affidato dal Signore alla Chiesa, attraverso la sua santa Madre,
perché la Chiesa riconosca la Missione della sua santa Madre e operi con lei per il suo Trionfo,
che sarà a tutti visibile allorché molti si convertiranno all’Amore del Signore, Agnello Eucaristico immolato sulla Croce per la nostra salvezza.
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Nella prossima riflessione vedremo:
come questo discorso sia confermato dalle tre diverse figure con cui la santa Vergine si mostra nelle tre apparizioni considerate,
e come, in questo stesso discorso, si innesti mirabilmente la Missione Eucaristica affidata dalla santa Vergine ad Adelaide, e dunque alla Chiesa, attraverso Adelaide.