Il video di Enrico Venditti – intitolato “Apparizioni Maria Regina della famiglia” – con musiche originali di Davide Boario – pubblicato sul sito della parrochia di Ghiaie di Bonate alla pagina “cappella Maria Regina della famiglia”, rispecchia fedelmente l’annosa opera censoria attuata dalla Curia di Bergamo.
Viene ripetuto sempre il solito registro: far credere di approvare le apparizioni della santa Vergine per distruggerle, in continuità con l’opera demolitrice dell’inquisitore don Cortesi, illustre membro della Curia, sodale in tutto con lui.
Le musiche del Boario e la voce suadente della lettrice fanno credere, infatti, di trovarci a Ghiaie come a Lourdes e dunque ch’é sufficiente farsi portare dall’emozione senza pensare, e affidarsi alla vana speranza che un giorno, prima o poi, le apparizioni verranno approvate dalla Curia, che ammetterà i propri crimini, compiuti contro Adelaide e la santa Vergine, Madre di Dio, chiedendo perdono ad Adelaide e alla stessa santa Vergine.
Chi ascolta, oltretutto, non si accorge che la santa Vergine viene consapevolmente censurata.
Deve accontentarsi dell’interpretazione falsata dei messaggi della santa Vergine, propinata opportunamente per nascondere il vero significato delle stesse apparizioni e celare il martirio di Adelaide perpetrato dalla stessa Curia, in accordo con la Chiesa.
Qualche esempio.
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Al minuto 11 la lettrice riferisce le parole con cui la santa Vergine ha ordinato ad Adelaide, per volontà di Dio, di farsi suora Sacramentina,
ma
- evita di ricordare che, proprio da parte della Curia di Bergamo le verrà strappato l’abito di novizia Sacramentina e sarà espulsa dal convento di Lavagna per essere ridotta a sguattera in un albergo delle stesse sacramentine.
La lettrice non ricorda che per attuare questo affronto sacrilego compiuto contro Dio e la santa Vergine, scenderà in campo un illustre membro della Curia di Bergamo, monsignor Merati, arcidiacono della Cattedrale e Presidente del Tribunale Ecclesiastico – che in un’udienza del Tribunale, ha terrorizzato Adelaide, lasciata inerme, senza difesa, costringendola a confessare per la seconda volta, come aveva fatto l’inquisitore don Cortesi docente del Seminario, lasciato solo con lei in un convento delle Orsoline.
La lettrice non ricorda che, nel febbraio 1954, proprio monsignor Merati parte per Roma, e dal Santo Ufficio ottiene un atto di annullamento della vestizione di Adelaide, col quale si presenterà al vescovo di Lodi monsignor Benedetti, costringendolo a invalidare la vestizione di Adelaide, tornando poi, in gran fretta, a Bergamo per intimorire la Madre Generale delle Sacramentine, che morira di crepacuore, e obbligarla a cacciare Adelaide dal convento di Lavagna pena la soppressione dell’Ordine.
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Al minuto 20 la lettrice riporta la descrizione del miracolo del sole raccontata da don Luigi Cortesi in uno dei suoi orrendi libri,
senza dire che:
- dinnanzi a quel miracolo, don Cortesi potrebbe credere nel Dio che si manifesta in quel modo grandioso nel cielo di quel povero villaggio, ma che proprio quel miracolo lo spingerà ancor più a sfidare Dio che ha scelto di inviare sua Madre a Ghiaie per raccogliere tanta folla attorno alla piccola Adelaide,
della quale, nonostante abbia visto il miracolo del sole, lo stesso don Cortesi, contro Dio e la santa Vergine traccerà questo ritratto mostruoso:
Adelaide è testarda, ottusa, irrequieta, esibizionista, vanitosa, abilissima nell’inganno, furbissima, allucinata, superbetta, traforella, conscia della sua astuzia, torva, monella, folletto, forsennata, insolente, precoce malizietta, conosce e insegna la bugia, si atteggia a diva, ama acconciature singolari, gingilli d’ornamento, indumenti appariscenti e sgargianti, brama approvazioni e nasconde la sua meschina vergogna, gonfia di boriuzza, scodinzola, sfringuella, gode di essere vezzeggiata, cerca i primi posti, si alza per sovrastare tutti, posa a fanciulla prodigio, smaniosa di distinguersi, spiritosa, loquace, sguaiata, infatuata di sé, ninfetta oreade, sovraeccitata, sensuale, bramosa del frutto proibito. La complessità della sua anima mi fa paura. Adelaide è capace di «farla a tutti. Ha tanta intelligenza e tanta furbizia da simulare spesso la spontaneità, ma in verità la seconda faccia della sua anima è terribilmente complessa e anfrattuosa, un nodo di vipere, uno scrigno chiuso, custodito da sette draghi.
Inoltre, al minuto 22 la lettrice riporta, senza pudore, la frase di don Luigi Cortesi sulle innumerevoli conversioni spirituali avvenute durante le apparizioni come “inutili per accertare la verità delle stesse apparizioni”, secondo il giudizio della stesso inquiisitore don Cortesi,
- che, per anni, ha violentato Adelaide con un’incessante manipolazione mentale, costringendola a subire, il 05 luglio 1944, l’effrazione dell’intimità nel convento di Gandino delle Orsoline, per piegarla a confessare.
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Ma non basta,
Oltre al martirio di Adelaide nel video si censura in modo spudorato la stessa Madre di Dio!
Al minuto 27,42 la lettrice taglia l’ultimo messaggio, donato il 31 maggio, dalla santa Vergine, omettendo la prima importantissima affermazione:
Desidero presto il mio trionfo.
La lettrice inizia infatti, dalle parole successive:
Prega per il Papa e digli che faccia presto...
Il perché è del tutto evidente:
- La santa Vergine deve dire quel che vuole la Curia! E i fedeli non devono sapere che la santa Vergine vuole si veda il suo trionfo – che è il trionfo di Cristo e della vera Chiesa – proprio a Ghiaie!
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Al minuto 41,35, inoltre, riportando il messaggio dell’Ascensione e di Pentecoste rivolto ai peccatori la lettrice taglia ancora il messaggio della santa Vergine e si limita a riferirne solo una parte:
prega per i peccatori ostinati
dimenticando che la preghiera deve essere rivolta
a coloro che stanno morendo e a coloro che non pensano alla morte.
Omissione gravissima,
- perché la santa Vergine, con quella preghiera, vuole si pensi alla morte del Divin Figlio e alla sua Resurrezione, e si creda che il Divin Figlio ha vinto la morte e il peccato, per farsi vero cibo Eucaristico, unire tutti nella vita eterna, e sancire così il suo trionfo, ch’é il trionfo della vera Chiesa.
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Sappiano, infine, i fedeli, che la Curia di Bergamo, in realtà, condivide quello che ha scritto don Cortesi nell’”epilogo” del suo orrendo libro: “Il problema delle apparizioni di Ghiaie” (da lui concluso nel 1945 nel Seminario Vescovile di Bergamo, e pubblicato in quell’anno dalla Curia di Bergamo, per essere utilizzato, nel 1947, dal Tribunale Ecclesiastico di Bergamo che condannerà Adelaide legittimando la persecuzione infertale per tre anni, che continuerà per tutta la sua vita).
Come abbiamo evidenziato in una precedente riflessione, così scrive l’Inquisitore, don Cortesi, illustre membro della Curia:, in quel libro orrendo pubblicato dalla Curia:
Tutto è finito. In quell’angolo solitario delle Ghiaie, ove l’umanità fu beffata, rifiorirà selvaggiamente la vecchia siepe di nocciuolo, di sambuco, di biancospino; l’immensa solitudine, ricuperato il suo impero, continuerà a mescere il suo lieve sussurro col cinguettio degli uccelli e collo scrosciardel fiume. Sotto il rigurgito delle memorie, quella siepe, gli alberi, le margherite e l’erbe, negli annuali ritorni del maggio odoroso, trasalirannoe, nei fraterni colloqui notturni con le stelle, narreranno l’antica fiaba meravigliosa e malinconica di una dolce primavera di speranze, strinata dal gelo prima di fiorire, di una povera bimba settenne, tradita dal cupo genio del male. E le stelle pie, su quella terra solitaria, verseranno una lacrima.
Il luogo delle apparizioni, per la Curia di Bergamo, non è altro, dunque, che:
l’angolo solitario ove l’umanità fu beffata da una povera bimba settenne, tradita dal cupo genio del male!
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Il video è solo un ennesimo inganno per preparare l’ultimo inganno:
- santificare falsamente Adelaide per legittimare le violenze perpretate dalla Chiesa contro di lei,
- e occultare la grande MISSIONE EUCARISTICA affidata dalla Santa Trinità a Ghiaie attraverso la santa Vergine Immacolata.
Una domanda:
occorre ancora ricordare, a chi si mostra come ministro di Dio, che mescolare menzogna e verità è la prassi del demonio e che le parole della santa Vergine, quali parole di Dio, non possono essere mutilate a proprio piacimento senza commettere il più grave dei peccati, quello contro lo Spirito Santo, perché imperdonabile?
Ogni volta che leggo delle apparizioni di Ghiaie e della sua minuziosa descrizione, mi pare di viverle e di essere nel 1944…lí…sul balcone della casa di Adelaide, che amo da impazzire e che vorrei consolare più di ogni altra cosa.
Le voglio un mondo di bene.