Questa fotografia e la seguente, scattate il 05 luglio 1944, nel convento delle suore Orsoline di Gandino, sono la testimonianza del CRIMINE ABOMINEVOLE compiuto da membri della Chiesa Cattolica, contro Adelaide, bimba di sette anni!
Queste fotografie fissano per sempre il giorno in cui Adelaide, dopo esser stata sequestrata, subisce, l’effrazione violenta del velo dell’intimità fisica, con atroce strazio del pudore innocente,
da parte del dottor Cazzamalli, coadiuvato attivamente, e con gaudente lussuria, da don Cortesi e dalle suore Orsoline,
col beneplacito dei Monsignori responsabili della Curia di Bergamo;
- CRIMINE ABOMINEVOLE che sarà ripetuto dieci anni dopo, nel febbraio 1954, con lo strappo violento del velo di novizia, nel convento di Lavagna delle suore Sacramentine, questa volta anche col beneplacito della Curia di Roma, da mons. Merati, arcidiacono della Cattedrale di Bergamo,
- e presidente del Tribunale Ecclesiastico che, nel maggio 1947, ha processato e condannato Adelaide, lasciata senza alcuna difesa, nel convento delle suore della Sapienza in Bergamo,
- sulla base dei libri-accusa di don Cortesi, orditore del CRIMINE ABOMINEVOLE e attuatore di una violentissima inquisizione condotta contro Adelaide, prima nel convento delle suore Orsoline e poi nel convento delle suore della Sapienza,
- culminata con l’imposizione, mediante il terrore, della confessione sacramentale, il giorno 13 agosto 1945, nel convento delle suore Orsoline di via Masone in Bergamo.
Questi sono i fatti principali
- di una persecuzione terrificante, mai vista prima nella storia della Chiesa,
che si protrarrà con altrettanta subdola ed efferata violenza, da parte di membri della Chiesa, fino alla morte di Adelaide.
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La persecuzione inferta ad Adelaide lascia sgomenti, allibiti, scandalizzati, sbalorditi,
in primo luogo perché nessun ecclesiastico l’ha mai denunciata e condannata apertamente,
- ad eccezione del Santo Padre Benedetto XVI°
che, nell’udienza del 26 aprile 2011, HA CHIESTO PERDONO AD ADELAIDE IN NOME DELLA CHIESA, pagando molto cara questa sua DECISIONE,
mediante la quale, spezzando l’omertoso silenzio di ecclesiastici e laici,
ha rivelato la presenza di due chiese nella Chiesa:
- la Chiesa di Cristo formata da tutti coloro che hanno sofferto con Adelaide.
- la chiesa del diavolo formata da tutti coloro che hanno martirizzato Adelaide,
con la conseguenza inevitabile di essere osteggiato e minacciato dalle forze oscure, ormai egemoni nella Chiesa,
che – intenzionate a occultare, in ogni modo, il CRIMINE ABOMINEVOLE e le ragioni nascoste della PERSECUZIONE inferta ad Adelaide – dopo aver occultato il perdono chiesto da lui alla piccola martire, in nome della Chiesa,
- lo hanno costretto alle dimissioni.
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Per questo (o meglio: anche per questo) il giorno 11 febbraio 2013, il Santo Padre Benedetto XVI° ha rinunciato al Ministero, salendo l’ultima tappa della Via Crucis,
terminata con la sua morte il 31 dicembre 2022, preceduto da Adelaide giunta all’ultima tappa della sua Via Crucis, prima di lui, il 24 agosto 2014,
dopo la quale, come per la morte di Papa Benedetto, si può dire in tutta evidenza
che ormai
“TUTTO E’ COMPIUTO”.
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Il Vescovo di Bergamo dovrebbe scendere alla cappelletta delle apparizioni,
a chiedere perdono a Dio e alla santa Vergine,
per il male compiuto dai membri della Chiesa contro Adelaide, tanto cara al suo Cuore Immacolato,
ricordando la richiesta di perdono ad Adelaide del santo Padre Benedetto XVI°,
Perché,
solo così attuerebbe, per volere di Dio, la riconciliazione tanto sperata dalla piccola martire che, ad ogni tappa del martirio, unita a Cristo Crocifisso, ha sempre perdonato i suoi persecutori,
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Purtroppo, anche lui non troverà il coraggio della Verità, non si pentirà dei peccati commessi dalla Chiesa, e, dimenticando l’ira del Signore contro coloro che scandalizzano i piccoli, non farà penitenza.
Così il CRIMINE ABOMINEVOLE non sarà riparato e sul mondo si abbatterà il tremendo castigo di Dio.
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