«Il Vescovo di Bergamo non ne vuole sapere…attendiamo che succeda qualcosa in lui».
così mi scrive un caro amico, costringendomi a ricordargli con chiarezza,
che non ha importanza quel che può succedere al Vescovo di Bergamo, semplicemente perché,
rifiutando ostinatamente di riconoscere la soprannaturalità delle apparizioni della Santissima Vergine a Ghiaie, come tutti i suoi predecessori, il Vescovo di Bergamo ha voltato le spalle a Dio, attirando il castigo di Dio sull’umanità e sulla Chiesa.
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Vede bene le migliaia e migliaia di creature innocenti massacrate nella guerra sempre più estesa, a rivelare il castigo di Dio che si sta abbattendo sull’umanità,
a causa del peccato commesso nel mondo, in primis da lui, con il suo ostinato rifiuto.
Ma queste morti innocenti, che pesano sulla sua coscienza, non lo smuovono.
Sa che potrebbe evitare il massacro, ma non fa nulla, e non farà mai nulla!
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Per comprendere l’estrema gravità del rifiuto ostinato opposto a Dio,
occorre ricordare, con grande apprensione, le parole di suor Lucia a padre Fuentes il 26 dicembre 1957 nel convento di Coimbra,
Disse, quel giorno, suor Lucia, a padre Fuentes:
- nei piani della Divina Provvidenza, quando Dio è costretto a punire il mondo, prima di farlo cerca di correggerlo con tutti gli altri rimedi possibili.
- Ora, quando vede che il mondo non presta alcuna attenzione ai Suoi messaggi allora, come diciamo nel nostro linguaggio imperfetto, Egli ci offre ‘con un certo timore,
L’ULTIMA POSSIBILITA’ DI SALVEZZA,
L’INTERVENTO DELLA SUA SANTISSIMA MADRE.
- Lo fa ‘con un certo timore’ perché, se anche quest’ultima risorsa non avrà successo, non potremo più sperare in nessun tipo di perdono dal Cielo, perché ci saremo macchiati di quello che il Vangelo definisce un peccato contro lo Spirito Santo. Questo peccato consiste nell’aperto rifiuto, pienamente consapevole e volontario, della possibilità di salvezza che ci viene offerta.
e poi, aggiunse
- Non dimentichiamo che Gesù Cristo è un Figlio molto buono e non ci permetterà di offendere e disprezzare la Sua Santissima Madre.
- La secolare storia della Chiesa conserva le testimonianze dei terribili castighi inflitti a quanti osarono attaccare l’onore della Sua Santissima Madre, dimostrando quanto il Nostro Signore Gesù Cristo abbia sempre difeso l’Onore di Sua Madre.
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Queste parole, fatte dimenticare e dimenticate, ormai non contano più, per molti ecclesiastici e laici,
anche grazie ai nuovi canoni imposti dall’attuale gerarchia ecclesiastica sulle apparizioni della Santissima Vergine, finalizzati ad offuscare la soprannaturalità delle Sue apparizioni e confinare i veggenti all’irrilevanza, perché non offuschino la gerarchia,
come accade, ancora, per Adelaide,
il cui terrificante Martirio infertole da insigni membri della Chiesa, non deve essere conosciuto,
affinché,
LA CHIESA NON CHIEDA MAI PERDONO: NE’ A LEI, NE’ ALLA SANTISSIMA VERGINE.
ma si offra, ipocritamente, ad Adelaide, una falsa stima, mediante la concessione di una falsa devozione
al fine di
FAR DIMENTICARE IL MESSAGGIO DI COMUNIONE E DI PACE OFFERTO DALLA SANTISSIMA VERGINE, A GHIAIE, PER LA SALVEZZA DELL’UMANITA’
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Mi creda, padre, Dio punirà il mondo e lo farà in modo terribile. La punizione del Cielo è imminente
ha dichiarato ancora suor Lucia a padre Fuentes,
Ma al Vescovo di Bergamo non importa che la Chiesa di Bergamo abbia avversato e perseguitato in tutti i modi, non solo Adelaide, ma anche tutti coloro che hanno cercato di dire la verità,
e sia stato distrutto, addirittura, il perdono chiesto ad Adelaide dal Santo Padre Benedetto XVI° nell’udienza del 26 aprile 2011.
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Ovviamente, questa denuncia, rivolta al Vescovo di Bergamo,
vale in primis per colui che siede sulla Cattedra di Pietro: Papa Francesco, il quale,
autore di una nuova e neo pagana dottrina del peccato e di una richiesta di perdono a senso unico che affoga il Perdono di Dio in un farsesco indifferentismo demagogico,
pur conoscendo molto bene, da oltre dieci anni, tutte le tappe del Martirio di Adelaide, a partire dal crimine abominevole commesso il 05 luglio 1944 nel convento di Gandino delle suore Orsoline,
e sapendo bene che il suo predecessore il Santo Padre Benedetto XVI, nell’udienza del 26 aprile, 2011, ha chiesto perdono ad Adelaide in nome della Chiesa,
anche lui volta le spalle, ostinatamente, alla Verità del massacro d’innocenti causato dal suo rifiuto,
- dimostrando, come il Vescovo di Bergamo, DI NON ESSERE PADRE e dunque DI NON ESSERE PAPA che è: IL PADRE DEI PADRI (Pater Patrum),
come non sono padri tutti i preti, ministri dell’Eucarestia, che, sapendo, voltano le spalle alla verità e continuano a celebrare i Divini Misteri, senza chiedere pubblicamente perdono in nome della Chiesa:
- né ad Adelaide, tanto suppliziata da loro,
- né alla santissima Vergine, ULTIMA POSSIBILITA’ DI SALVEZZA,
- e dunque condannandosi al buio eterno dell’inferno.
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Scriveva Mèlanie – suor Marie de la Croix, veggente de La Salette – al Canonico di Brandt, il 04 novembre 1878:
Moi, mon tres Reverend Pere, non seulement je voudrais publier tout Secret dans un livre, mais je voudrais, du haut de montagnes le plus hautes, dire a tous le pretres qu’ils son pire que Judas; qu’ils ne cherchent que l’argent e le bien-etre; qu’ils sont de faux ministres de Jesus Christ: plein d’estime d’eux memes…et que dans l’enfer ils seront les marchepieds de toutes les ames, qu’ils auront precipitèes dans les abimes pars leurs mauvais exemples. Non, le pretres ne sont plus notre Peres, ne sont plus notre lumiere; il sont la ruine des ames et la cause de tous le flèaux de Dieu sur la terre.
Traduzione:
Mio molto Reverendo Padre, non solamente vorrei pubblicare tutto il Segreto in un libro, ma vorrei, dall’alto delle montagne, le più alte, dire a tutti i preti che sono peggio di Giuda;
che cercano solo la ricchezza e il benessere, che sono dei falsi ministri di Gesù Cristo; colmi di stima verso se stessi, e che nell’inferno saranno i marciapiedi di tutte le anime, che saranno precipitati negli abissi per i loro cattivi comportamenti.
No, i preti non sono più nostri Padri, non sono più la nostra luce; sono la rovina delle anime e la causa di tutti i flagelli di Dio sulla terra.
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All’amico concluderei la mia lettera così:
«Caro amico, vogliamo forse che la Chiesa distrugga definitivamente l’ultima possibilità di salvezza rappresentata dalle apparizioni della Santissima Madre di Dio a Ghiaie e vedere altre creature innocenti massacrate per l’ignavia dei membri della Chiesa? No caro amico, non si può attendere, non c’è più tempo».
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L’intera intervista di suor Lucia a padre Fuentes a questo link
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Per comprendere l’importanza vitale del Messaggio di Ghiaie si rifletta in particolare sulle parole dette dalla Santissima Vergine alla piccola Adelaide il 28 maggio 1944, solennità di Pentecoste:
AL MIO CUORE PREME QUELLA PACE MONDIALE NELLA QUALE TUTTI SI AMINO COME FRATELLI.
(si veda: L’ORA DI MARIA L’ORA DELLA CHIESA, pp.129 – 147)
A chi mi legge vorrei esternare il mio sentimento di molto disagio quando ho letto due considerazioni inerenti il nostro papa e i ns preti
1)
…”dimostrando ,come il vescovo di Bergamo, DI NON ESSERE PADRE e dunque DI NON ESSERE PAPA che è: IL PADRE DEI PADRI (Pater Patrum),”
1)….
“No, i preti non sono più nostri Padri, non sono più la nostra luce; sono la rovina delle anime e la causa di tutti i flagelli di Dio sulla terra.”
Per quanto riguarda i preti posso confessare che di alcuni rilevo certi comportamenti che mi lasciano perplessi, ma di altri non posso che ringraziare il Padre Eterno per il dono che ci ha fatto nel metterli a fianco della nostra vita.
Questi ultimi non hanno,diciamo, tradito il dono fatto a loro da Dio,
mentre per i primi posso pensare che alcuni hanno voluto ” appropriarsi” di questo dono per i loro interessi e altri invece si “sono persi” lungo la strada.
Non mi posso meravigliare di questo , soprattutto quando penso al fatto che chi tradì Gesù…..era uno dei dodici e,a quanto pare …pure ladro.
…e per questo non dirò mai che gli apostoli furono traditori e ladri.
Per quanto riguarda il nostro papa,penso che non sia uno che è stato scelto dagli uomini….come potrebbe sembrare.
Penso a papa Luciani: si dice che vollero farlo papa in quanto poteva essere un tipo ” malleabile” ,ma penso che “Lui” si servì della debolezza del pensiero di alcuni cardinali ,per metterlo proprio lì ,su quella cattedra.
E sappiamo tutti il valore che ebbero quei 33 giorni del suo papato.
Così penso di Papa Francesco: massimo rispetto ho nei suoi confronti.
Dalla posizione importante da cui parla , sono portato sempre a cercare di capire cosa non va in me se qualche suo insegnamento non collima con il mio pensiero.
Mai il contrario
Papa Benedetto a chiesto scusa ad Adelaide. Penso che sia stato un grande passo.
Ora bisogna avere la pazienza di continuare a muoversi per far riconoscere le apparizioni di Ghiaie senza però cercare lo ” scontro”.
Se tali messaggi non sono stati recepiti, dobbiamo essere certi che la misericordia di Dio permetterà alla Madonna di intervenire ancora………e già sta’ succedendo.
Un caro saluto a chi ha avuto la pazienza di leggermi.
Danilo