Adelaide ha più volte rivelato, a chi scrive, che la santa Vergine le è rimasta accanto in tutte le fasi del martirio, confortandola e separando il suo sguardo da visioni terribili,
senza, tuttavia, ostacolare l’opera nefasta dei suoi persecutori, pur sapendo, nella Luce di Dio, che le avrebbero infranto la verginità e strappato l’abito di religiosa Sacramentina, per imporre nella Chiesa i loro disegni eversivi contro l’Eucarestia.
La rivelazione di Adelaide permette perciò di affermare,
che il martirio di Adelaide è stato permesso da Dio Santa Trinità, secondo il disegno concepito su di lei, fin dal Principio,
e dunque, contemplando la seguente verità come un dipinto, si può dire che:
il martirio di Adelaide è stato permesso da Dio Santa Trinità, fin dal “momento” in cui il Padre ha presentato al Figlio:
- “da un lato” la santa Vergine Maria Immacolata, come sua Madre
- e “dall’altro” la Croce come strumento efficace per la Redenzione dell’umanità,
- mostrando “poi” al Figlio, insieme a Maria, tutti i suoi apostoli, e i martiri, con tutte le Missioni da compiere; fra loro anche Adelaide,
che sarà presente, con tutti gli altri apostoli di Maria, e i martiri, al momento dell’Incarnazione, perché destinata a diventare, come tante religiose, la mistica madre e sposa del Divin Figlio Redentore;
contesto provvidenziale nel quale occorre considerare le stesse apparizioni della santa Vergine a Ghiaie,
disegnate fin dal Principio nel seno della Santa Trinità per ricondurre la Chiesa pellegrina sulla terra, minacciata da potenze tenebrose, alla Missione affidata a Maria e agli apostoli, nel Cenacolo, il giorno di Pentecoste:
- unire gli uomini, come fratelli di una sola famiglia, nell’Amore di Gesù Eucarestia, e ricomporre l’ordine della creazione spezzato dal peccato,
alla quale Missione, Adelaide sarà chiamata a cooperare, unita alla santa Vergine, che le sarà accanto in tutte le fasi del martirio.
Ovvero:
- durante il suo sequestro e la “visita” scandalosa del 05 luglio 1944, fra le mura del sacro convento delle suore Orsoline di Gandino, nella quale è stata compiuta l’effrazione della sua verginità perché non diventasse suora;
- in tutte le fasi della violenta e impudica inquisizione che le imporrà don Cortesi fino alla confessione estorta in modo turpe e violento;
- in tutte le fasi dell’iniquo processo intentato contro di lei, fra le mura del sacro convento delle suore della Sapienza in Bergamo, da Monsignori sodali con il progetto eversivo di don Cortesi;
- nell’appartamento della signorina Galli a Milano, dove Adelaide sarà nuovamente sequestrata per costringerla, mediante la manipolazione mentale, a scrivere un falso diario;
- alla feroce svestizione dell’abito di novizia Sacramentina fra le mura del sacro convento delle suore Sacramentine di Lavagna, e al nuovo ennesimo sequestro a Palazzo Salviati, delle suore Sacramentine, dove Adelaide sarà ridotta a sguattera;
- durante il tradimento di padre Raschi che la condurrà nell’impresa avventurosa di erigere una casa-santuario nel paese natio di Ghiaie, senza mai condannare la persecuzione che le hanno inferto membri della Chiesa, lasciandola sola ad affrontare l’inimicizia e l’indifferenza dei preti e della gente;
- alla guarigione miracolosa di don Ettore Bonaldi, durante il servizio di Adelaide all’Ospedale Policlinico di Milano come infermiera, e al trafugamento delle cartelle cliniche perché la guarigione di don Ettore non costituisse la prova della verità delle apparizioni della santa Vergine ad Adelaide;
- durante il suo matrimonio e alla sua maternità, ipocritamente giudicati da molti, come tradimento, da parte di Adelaide, della vocazione religiosa dettata dalla stessa santa Vergine;
- durante l’occulta persecuzione continuata negli ultimi anni della sua vita per impedirle, a tutti i costi, di testimoniare la verità del suo martirio.
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Ma il disegno su Adelaide, concepito dalla Santa Trinità, non si è esaurito col martirio, perché in esso si è accesa una grande Luce che ne ha rischiarato il significato provvidenziale.
Accadrà un giorno, nel Tempo di Pasqua, tre anni prima della morte di Adelaide.
Quel giorno, 26 aprile 2011, il Santo Padre Benedetto XVI° riceverà Adelaide in udienza,
e l’ascolterà in silenzio, chiedendole, al termine, perdono da parte della Chiesa,
chiamata, in virtù del suo perdono,
a riconoscere Adelaide come suora Sacramentina, e ritrovare in lei la Missione Eucaristica conferitale dalla santa Vergine Maria;
ma, anche, a svellere dal suo seno, il gruppo di ecclesiastici ideatori e attuatori del martirio di Adelaide,
determinati a sovvertire il Fondamento della stessa Chiesa, e imporre, nella Chiesa, una missione contraria a quella affidata a Maria e agli apostoli, nel Cenacolo, il giorno di Pentecoste.
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Si aprirà così un conflitto ultimativo fra il Santo Padre, Vicario di Cristo, e quegli ecclesiastici,
che lo contrasteranno in ogni modo, fino a distruggere i documenti attestanti il perdono chiesto da lui ad Adelaide, in nome della Chiesa, costringendolo addirittura ad arretrare e a farsi da parte,
come accadrà due anni più tardi, l’11 febbraio 2013, con la nota “Declaratio”, grazie alla quale si svelerà, provvidenzialmente, nella Chiesa, un chiaro discrimine fra due Vie divergenti:
- l’una di Cristo, l’altra del suo Avversario.
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Si offre, alla lettura, il capitolo Adelaide unita al Santo Padre Benedetto XVI°, in PICCOLA MARTIRE Ritratto di Adelaide Roncalli.
E così, un’altra volta, quegli ecclesiastici di potere vinceranno la sfida e conseguiranno una grande vittoria, l’ennesima, la più importante, costringendo addirittura il Vicario di Cristo ad arretrare. Per loro è un trionfo. Dopo il Papa, massima autorità della Chiesa, non avranno più rivali. Devono solo ultimare l’opera distruttiva, con un’azione lenta e subdola di alterazione della memoria di Adelaide mediante un abile ritocco del ritratto orrendo tracciato dall’inquisitore, capace di rappresentarla falsamente santa perché rimanga sempre colpevole, e legittimare, in questo modo, la feroce persecuzione che le hanno inferto, completando il processo vittimario innescato tanti anni prima. E’ l’ultima tappa del loro progetto, oltre la quale, ormai liberi da vincoli, metteranno in atto i loro disegni eversivi nella Chiesa, sapendo bene, tuttavia, che, al termine della strada li attende un ostacolo insuperabile contro cui si schianteranno: la santa Vergine. Non possono non vedere infatti, che la loro feroce opposizione al disegno di Dio su Adelaide, ha spalancato davanti a lei la via regale. Costringendola a fare l’infermiera le hanno aperto la Chiesa del dolore; costringendola poi, a sposarsi, le hanno aperto la Chiesa della famiglia; e ora, recidendo la decisione del Santo Padre, le hanno spalancato la porta della Chiesa Universale, come ha predetto la santa Vergine.
Sia pur lasciata, un’altra volta, apparentemente senza difese, Adelaide sale l’ultimo tratto della Via Crucis con Papa Benedetto, accompagnati dalla santa Vergine, contro cui, quegli ecclesiastici di potere, si schianteranno.
Per poter riconoscere ancor più chiaramente la mano della Divina Provvidenza anche in quest’ultima fase del disegno di Dio su Adelaide che la vede unita al Santo Padre sulla Via della Croce, occorre evidenziare lo stretto legame, stabilito da Dio stesso, fra le apparizioni della santa Vergine a Ghiaie e il Vicario di Cristo, riconoscibile nei messaggi nei quali la santa Vergine più volte ha invitato Adelaide a incontrare il Papa, purtroppo sempre ostacolata in questo compito.
Nella quinta apparizione, del 17 maggio, la santa Vergine confida ad Adelaide un segreto da rivelare esclusivamente al Papa e al vescovo, perché la Chiesa si prepari a vivere un tempo tenebroso, con queste parole:
Dì al Vescovo e al Papa il segreto che ti confido. Ti raccomando di eseguire quanto ti dico, ma non dirlo a nessun altro.
Nella decima apparizione, del 28 maggio, la santa Vergine dice ad Adelaide che proteggerà il Papa impedendo venga rapito, come avverrà, e che desidera unire tutti gli uomini come fratelli di un’unica famiglia nella vera Pace di Cristo Eucarestia, affinché il Papa stesso sia alleviato nelle sue sofferenze, con queste parole:
Prega pure per il Santo Padre che passa momenti brutti. Da tanti è maltrattato e molti attentano la sua vita. Io lo proteggerò ed Egli non uscirà dal Vaticano. La pace non tarderà, ma al mio cuore preme quella Pace mondiale nella quale tutti si amino come fratelli. Solo così il Papa avrà meno da soffrire.
Nell’ultima apparizione, del 31 maggio, la santa Vergine dice ad Adelaide che desidera si compia presto il suo trionfo, subordinando il proprio trionfo alla decisione del Papa, con queste parole:
Desidero presto il mio trionfo. Prega per il Papa e digli che faccia presto perché voglio essere premurosa per tutti in questo luogo. Qualunque cosa mi si chiederà lo intercederò presso mio Figlio.
Questi importanti messaggi, nell’udienza del 26 aprile 2011, sono finalmente giunti alla persona di Papa Benedetto XVI°, e con questi messaggi, negli ultimi anni della sua vita, Adelaide salirà, unita in spirito al Vicario di Cristo, la Via della Croce, per attuare il disegno di Dio ricordato dalla santa Vergine a Ghiaie, perché la Chiesa si prepari a vivere un tempo tenebroso, nel quale dovrà salire il Calvario con la santa Vergine sulle orme sanguinose del Signore, e compiere la Missione Eucaristica a lei affidata, a Pentecoste, per unire l’umanità nella Pace, come una sola famiglia di fratelli in Cristo, preparando così il trionfo della santa Vergine, che segnerà il trionfo di Cristo e della Chiesa sua Sposa.
Per questo, come detto, gli ultimi anni non trascorrono tranquilli per Adelaide. Gli ecclesiastici di potere devono impedire che i fedeli vedano il Papa salire il Calvario con Adelaide uniti, nel martirio, alla santa Vergine, e faranno di tutto per spezzare quell’accordo. L’ultima fase del suo martirio sarà inevitabilmente atroce, perché inasprita, non solo dalla sofferenza causata dal tumore che la sfianca conducendola sempre più vicino alla morte, ma da continue aggressioni demoniache e ancor più dalla condizione di confinamento cui sarà costretta.
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Piccola martire – Giuseppe Riva – EBS Print – Libro Etabeta (etabeta-ps.com)
Piccola martire. Ritratto di Adelaide Roncalli : Arnaboldi Riva, Giuseppe: Amazon.it: Libri
Scritta in occasione del decimo anniversario della morte di Adelaide, la biografia. dal titolo: – PICCOLA MARTIRE, Ritratto di Adelaide Roncalli – svela la MISSIONE EUCARISTICA affidata dal Cielo ad Adelaide e racconta il MARTIRIO da lei sofferto fino alla morte.
E’ dedicata al Santo Padre Benedetto XVI° (la cui immagine appare in 4° di copertina) perché, come si afferma nel libro, le ha chiesto perdono a nome della Chiesa, nell’udienza del 26 aprile 2011, legittimando la verità delle apparizioni della santa Vergine a Ghiaie.
Il perdono chiesto da Papa Benedetto ad Adelaide è un passaggio importante nella vita di Adelade.
In obbedienza al Vicario di Cristo, la Chiesa è DOVEROSAMENTE chiamata a riconoscere Adelaide come suora Sacramentina, e in lei ritrovare la Missione Eucaristica conferitale dalla santa Vergine Maria:
unire l’umanità nella Pace come una sola famiglia di fratelli in Cristo, e preparare il trionfo della stessa santa Vergine, che segnerà il trionfo di Cristo e della Chiesa sua Sposa.