«Sì, la croce dei veri cristiani non deve essere vista, soprattutto perché la chiesa di satana non lo permette. Di questo ne ho parlato col santo Padre e mi ha detto che ho ragione e spera di riuscire nei suoi intenti, cioè debellare i demoni all’interno della Chiesa di Cristo, spero riesca nel suo intento».
Così mi scriveva Adelaide il 24 gennaio 2014, a conferma di un pensiero che le avevo espresso nella lettera di due giorni prima.
«La tua croce non deve essere assolutamente vista»,
le avevo scritto, cercando poi, di motivare la mia affermazione, con questi altri pensieri:
«Se fosse vista, la tua croce rivelerebbe l’opera violenta e occulta di una chiesa che si professa erede della Croce di Cristo, ma serve satana. Se fosse vista, la tua croce rivelerebbe i progetti occulti di questa chiesa. I chierici demoni sarebbero smascherati».
La risposta di Adelaide confermava la propria ferma fiducia nell’azione riformatrice di papa Francesco, ribadita da lei, dopo l’udienza concessale da Papa Francesco a fine maggio 2013, in tutti i mesi successivi.
Offriamo alcune sue frasi, molto chiare.
«Io spero che questo papa comprenda la grandezza di queste apparizioni, e non solo, spero che faccia sì che vengano riconosciute» scriveva il 5 luglio 2013
«Sì Papa Francesco legge con interesse i tuoi libri e da voci ti posso dire che è molto interessato perché corrispondono alla verità. Al papa ho detto tutto quello che serviva, ora serve il tuo libro perché tu sei l’unico portatore di verità di me e Candido», scriveva il 22 giugno 2013.
«Credo che ora con papa Francesco le cose cambieranno, mi ha detto….che vorrebbe rivedermi e parlarmi ancora (e questo grazie anche ai tuoi libri), ti farò sapere quando andrò da lui credo che si parli di settembre o ottobre, ma non so. ..ti prometto che sul carro non ci saliranno i soliti pompieri, perché io, quando tornerò da papa Francesco, farò nomi…», scriveva il 18 luglio 2013.
«Ho molta fiducia in Papa Francesco e spero che sia il Papa giusto», scriveva il 27 luglio 2013
«…quel che mi succede è colpa del demonio che sta tirando gli ultimi colpi di coda prima del riconoscimento delle apparizioni…non manca molto, non so dirti quanti mesi o anni, ma secondo voci del vaticano la cosa non dovrebbe essere lontana» scriveva il 04 agosto 2013.
«L’importanza delle Ghiaie non è mai stata capita dalla Chiesa…e allora è logico che le cose vengano affossate, come sai io ripongo molta fiducia in questo papa» scriveva il 14 settembre 2013.
«Certo che papa Francesco vuole unire la chiesa alla mia Mamma e soprattutto le apparizioni di allora che lui conosce bene» scriveva il 01dicembre 2013.
Purtroppo, con grande, grande, grande tristezza dobbiamo dire che
- Papa Francesco non ha più ricevuto Adelaide in udienza,
e non le ha più parlato, non le ha telefonato, non le ha scritto, non si è informato dei suoi problemi, dei suoi tormenti, del suo stato di salute, della sua grave malattia, non si è recato al suo capezzale, non ha mandato qualcuno in sua vece, nemmeno ha detto una parola alla sua morte, e nemmeno ha fatto parlare qualcuno in nome suo.
Soprattutto: nei dieci anni dopo la morte di Adelaide, non l’ha mai ricordata, e non ha mai ostacolato l’azione dei nemici delle apparizioni di Ghiaie, impegnati ad occultare a tutti i costi e in ogni modo, la vera persona e la croce di Adelaide, ovvero il feroce e inesausto martirio che le hanno inferto, per settant’anni, membri della Chiesa.
Sorgono perciò, inevitabilmente, alcune domande, fondamentali per il bene della Chiesa, vista l’importanza, vitale per la Chiesa, delle apparizioni della santa Vergine ad Adelaide, nel piccolo villaggio di Ghiaie.
- Perché, dopo l’udienza di fine maggio 2013, e in tutti gli anni successivi, Papa Francesco ha ignorato Adelaide conoscendo bene: 1) la grande fiducia che, quale figlia obbediente della Chiesa, Adelaide riponeva in lui, quale Vicario di Cristo, e 2) il desiderio ardente, di Adelaide, di vedere riconosciute le apparizioni grazie a lui?
- Per quale motivo Papa Francesco ha concesso udienza ad Adelaide due anni dopo l’udienza a lei concessa da Papa Benedetto XVI° (26 aprile 2011) senza mai confermare pubblicamente la lettera di richiesta di perdono scritta da Papa Benedetto XVI°, che ben conosceva, e che risulta introvabile, sia nella copia che nell’originale?
Per il sommo bene della Chiesa Cattolica, Una e Santa, Sposa dell’Agnello Eucaristico,
rimaniamo in attesa, fiduciosa, di una risposta.
Da parte nostra un indizio crediamo di averlo rinvenuto.
Si trova in un’affermazione di Adelaide nel dicembre di quello stesso anno 2013:
- La Chiesa non conosce veramente Maria altrimenti avrebbe riconosciuto le apparizioni di Ghiaie.
A tal proposito offriamo di seguito alcuni pensieri di Adelaide sulla santa Vergine – espressi nelle lettere di quello stesso anno, 2013,
che mostrano la distanza, quasi incolmabile creata fra Maria e la Chiesa, causa prima dell’opposizione al riconoscimento delle apparizioni di Ghiaie e del Martirio di Adelaide,
ovvero del riconoscimento della croce imposta ad Adelaide dalla Chiesa istituzione, chiamata, approvando le apparizioni di Ghiaie, a riconoscere, nella croce di Adelaide, la Santa Croce di Cristo, e il suo Santo Sacrificio, e dunque alla conversione nelle mani immacolate di Maria.
Questi, i pensieri di Adelaide sulla santa Vergine, espressi nelle lettere dell’anno 2013.
- Non solo è la Regina della famiglia ma è la Regina di tutti quelli che soffrono, che muoiono in guerra, e prego con Lei perché tutto questo finisca (5 luglio 2013)
- IL MESSAGGIO DI GHIAIE NON SOLO STA AL CENTRO DELLA CHIESA, MA DOVREBBE STARE AL CENTRO DEL CUORE DI TUTTI GLI ESSERI UMANI (22 luglio).
- Ghiaie è la PASQUA, LA RESSURREZIONE, LA PACE, la vittoria sulla morte che non esiste, ma in quanti hanno compreso? (13 luglio 2013).
- La nostra Mamma soffre da millenni. Sì per Lei che soffriva, soffre, soffrirà, le apparizioni DEVONO ESSERE RICONOSCIUTE IN TOTO, riconoscendo le apparizioni poi si riconoscerà anche il mio martirio (18 luglio 2013).
- Sì, Lei è la Sapienza che unisce, ma ricordati che soffre molto…il suo unico Figlio è morto per gli esseri umani, ma quante persone vedi degne del sacrificio di mio Fratello? (1 dicembre 2013) ».
- La Chiesa non conosce veramente Maria altrimenti avrebbe riconosciuto le apparizioni, e non serve molta immaginazione per scrivere della mia MAMMA: LEI E’ IL TUTTO. TU PENSA AL TUTTO, ALL’ONNIPOTENZA FATTA D’AMORE, E QUESTA E’ LA MAMMA CELESTE, LA NOSTRA MAMMA (1 dicembre 2013)
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Piccola martire – Giuseppe Riva – EBS Print – Libro Etabeta (etabeta-ps.com)
Piccola martire. Ritratto di Adelaide Roncalli : Arnaboldi Riva, Giuseppe: Amazon.it: Libri
Scritta in occasione del decimo anniversario della morte di Adelaide, la biografia. dal titolo: – PICCOLA MARTIRE, Ritratto di Adelaide Roncalli – svela la MISSIONE EUCARISTICA affidata dal Cielo ad Adelaide e racconta il MARTIRIO da lei sofferto fino alla morte.
E’ dedicata al Santo Padre Benedetto XVI° (la cui immagine appare in 4° di copertina) perché, come si afferma nel libro, le ha chiesto perdono a nome della Chiesa, nell’udienza del 26 aprile 2011, legittimando la verità delle apparizioni della santa Vergine a Ghiaie.
Il perdono chiesto da Papa Benedetto ad Adelaide è un passaggio importante nella vita di Adelade.
In obbedienza al Vicario di Cristo, la Chiesa è DOVEROSAMENTE chiamata a riconoscere Adelaide come suora Sacramentina, e in lei ritrovare la Missione Eucaristica conferitale dalla santa Vergine Maria:
unire l’umanità nella Pace come una sola famiglia di fratelli in Cristo, e preparare il trionfo della stessa santa Vergine, che segnerà il trionfo di Cristo e della Chiesa sua Sposa.
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L’ORA DI MARIA L’ORA DELLA CHIESA
Esegesi del ciclo epifanico di Ghaie
Impreziosito dalla bella prefazione di padre Serafino Tognetti,
in un’attenta e minuziosa analisi di ciascuna delle diverse composizioni figurative che compongono le 13 apparizioni del ciclo epifanico di Ghiaie,
L’ORA DI MARIA L’ORA DELLA CHIESA. Esegesi del diario di Adelaide Roncalli,
guida il lettore alla comprensione del continuo ordinato mutamento delle stesse diverse composizioni figurative, che, mirabilmente accordate alle parole della santa Vergine,
svelano il vero e profondo discorso sapienziale ad esse sotteso, mostrando
l’incontrovertibile verità soprannaturale dell’evento di Ghiaie.
Come abbiamo scritto:
dal 13 al 31 Maggio 1944, Tempo di Pasqua, la DIVINA SAPIENZA ha illuminato il piccolo villaggio di Ghiaie,
per richiamare la CHIESA alla grande Missione conferitale dalla SANTA TRINITA’ nel giorno di Pentecoste:
RIUNIRE L’UMANITÀ COME UNA SOLA FAMIGLIA NELL’AMORE DI CRISTO EUCARESTIA, E PREPARARE, COSÌ, IL TRIONFO DELLA SANTA VERGINE MARIA, SUA MADRE E SPOSA,
secondo il desiderio eterno della stessa DIVINA SAPIENZA, che, per bocca della santa Vergine, nell’apparizione del 31 maggio, ha detto queste parole ad Adelaide, perché fossero trasmesse da lei alla Chiesa:
«…desidero presto il mio trionfo. Prega per il Papa e digli che faccia presto perché voglio essere premurosa per tutti in questo luogo. Qualunque cosa mi si chiederà lo intercederò presso mio Figlio»