PREMESSA
«…a Singapore, papa Francesco mette tutte le religioni sullo stesso piano. Di fatto è la negazione della pretesa di Cristo di essere “la via, la verità, la vita”, l’azzeramento del senso dell’Incarnazione e della Redenzione»
così scrive Luisella Scrosati (su “La nuova bussola quotidiana”, del 14.09.2024, nell’articolo: Papa sconcertante: per arrivare a Dio una religione vale l’altra – La Nuova Bussola Quotidiana )
aggiungendo:
«UN ROVESCIAMENTO DI 180 GRADI RISPETTO AL SUO PREDECESSORE».
Affermazione molto importante,
grazie alla quale possiamo asserire che:
- “papa Francesco” ha sovvertito l’autentico Magistero della Chiesa difeso e insegnato da Papa Benedetto XVI°.
Purtroppo, però, Luisella Scrosati non dice com’è iniziato tale sovvertimento.
- Molti, come e prima di lei, hanno denunciato l’opera eversiva di “papa Francesco”,
più volte da lui reiterata,
ad esempio, nel “Documento sulla fratellanza universale” del 04 febbraio 2019 (prodromico dell’Enciclica “Fratelli tutti” del 03 ottobre 2020) nel quale si dichiara che “il pluralismo e le diversità di religione sono una sapiente volontà divina, con la quale Dio ha creato gli esseri umani.
Documento sottoscritto ad Abu Dhabi, da “papa Francesco” congiuntamente al “Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb”,
e sigillato mediante il bacio sulla bocca fra lo stesso “papa Francesco” e il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb).
- Nessuno tuttavia, ha potuto individuare l’origine del sovvertimento, di 180 gradi, operato da “papa Francesco” del Magistero di Papa Benedetto XVI°,
semplicemente perché si trova in un evento accuratamente nascosto e cassato, del quale sembra sia sparita ogni traccia:
l’udienza ad Adelaide Roncalli, prima concessa e poi occultata da “papa Francesco”.
L’UDIENZA OCCULTATA
L’evento in questione consiste, precisamente,
nell’udienza ad Adelaide Roncalli, veggente delle apparizioni di Ghiaie, concessa e poi rimossa da “papa Francesco”, al fine di occultare la precedente udienza concessale da Papa Benedetto XVI°.
Queste le tappe dell’occultamento.
1. Il 26 aprile 2011 – nell’udienza concessa da Papa Benedetto ad Adelaide Roncalli dopo aver letto la supplica scritta da un gruppo di amici delle apparizioni di Ghiaie –
la stessa Adelaide racconta al Santo Padre le apparizioni e il martirio subìto da uomini e donne di Chiesa, compresa l’effrazione all’intimità del corpo attuata dall’inquisitore don Cortesi –
e Il Santo Padre, che conosce la sua storia, dopo averla ascolta in silenzio, con la voce colma d’amarezza le chiede perdono da parte della Chiesa, promettendole che riceverà una lettera firmata da lui.
2. L’11 febbraio 2013 – violentemente limitato nell’esercizio del Ministero Petrino dall’azione eversiva di un manipolo di cardinali avversi –
Papa Benedetto XVI° dichiara di rinunciare all’esercizio del Ministero Petrino, che sarà assunto, dopo il conclave del 01 marzo 2013, dal successore, il Cardinal Bergoglio,
uno dei primi atti del quale, riguarda proprio Adelaide Roncalli, a testimoniare l’importanza dell’udienza concessale, un anno e mezzo prima, da Papa Benedetto XVI°.
3. Infatti – a fine maggio 2013 – solo tre mesi dopo la sua elezione (invalida, poiché, com’é noto, Papa Benedetto ha trattenuto il Munus, o investitura divina), e dunque subito dopo aver assunto il Ministero Petrino lasciato da Papa Benedetto XVI° – il Cardinal Bergoglio, come “papa Francesco”, sorprendentemente, riceve in udienza Adelaide Roncalli,
che, persuasa da un gruppo di laici ed ecclesiasti, racconta, fiduciosa, anche a lui, le apparizioni e il martirio subìto da uomini e donne di Chiesa, compresa l’effrazione all’intimità del corpo attuata dall’inquisitore don Cortesi,
e anche lui, le chiede perdono da parte della Chiesa, promettendole d’impegnarsi a far conoscere la verità del suo martirio e approvare le apparizioni di Ghiaie.
4. Ma queste promesse non verranno mai adempiute. “Papa Francesco” cestinerà, altresì, le richieste di Adelaide d’incontrarlo nuovamente, ignorandola anche nella grave malattia che l’anno successivo, il 24 agosto 2014, la porterà alla morte.
5. E dell’udienza da lui concessa ad Adelaide non rimarrà traccia, come non rimarrà traccia: né della precedente udienza concessa ad Adelaide da Papa Benedetto XVI°, né della lettera di richiesta di perdono scritta dallo stesso Papa Benedetto.
CONCLUSIONI
Riprendendo l’assunto dichiarato in PREMESSA,
possiamo affermare che
- l’occultamento, da parte di “papa Francesco”, dell’udienza concessa ad Adelaide da Papa Benedetto XVI°, è servita: non solo per evitare la condanna dei membri della Chiesa responsabili della terrificante e inesausta persecuzione inferta ad Adelaide Roncalli,
- ma anche e soprattutto, per scongiurare il riconoscimento delle apparizioni di Ghiaie, il cui messaggio è antitetico al progetto di “papa Francesco”, e degli ecclesiastici di potere, determinati a capovolgere la Missione Eucaristica della Chiesa mediante la prassi di una falsa fratellanza e di una falsa pace.
Per questo Adelaide Roncalli, portatrice di tale prezioso messaggio del Cielo per la Chiesa, rappresentando (come ancora ancora rappresenta) un grave pericolo, doveva essere “eliminata”.
- Ella infatti, portava alla Chiesa, le parole rivolte dalla santa Vergine alla Chiesa, nella decima apparizione, del 28 maggio 1944, solennità di Pentecoste, giorno in cui nasce la Chiesa: – Al mio cuore preme quella pace mondiale nella quale tutti si amino come fratelli –
- con le quali ha rammentato la Missione di Unità ordinata dal suo Divin Figlio al Cenacolo, mediante ‘Istituzione dell’Eucarestia in preparazione della sua santa Passione e morte sulla Croce.
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Per ripristinare la Verità nella Chiesa, e la vera Missione della Chiesa,
occorre tornare al Magistero di Papa Benedetto XVI.
Piccola martire – Giuseppe Riva – EBS Print – Libro Etabeta (etabeta-ps.com)
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