Per affrontare il momento tragico in cui viviamo, occorre ricordare, alla Luce della Divina Sapienza, l’esortazione accorata che la Santa Vergine rivolge ad Adelaide nella sesta apparizione:
«Prega per i peccatori più ostinati che stanno morendo in questo momento e che trafiggono il mio Cuore»,
E chiederci:
Perché la Santa Vergine esorta Adelaide a pregare per i peccatori più ostinati che stavano morendo in quel momento? Perché usa l’espressione “in questo momento”? Che cosa significa?
Con questa espressione, la Santa Vergine non si riferiva, ovviamente all’istante in cui parlava ad Adelaide, ma a quel tempo storico in cui:
- da un lato l’umanità era precipitata nell’Inferno di una guerra mondiale spaventosa che seminava milioni di morti,
- e, dall’altro, la Chiesa ricordava che il Paradiso è stato riaperto dal Signore Risorto, perché era il Tempo della Pasqua.
A tal proposito occorre ricordare che quel giorno, Solennità dell’Ascensione; la Santa Vergine è apparsa rivestita dei tre colori (verde, rosso, bianco) simbolo delle tre virtù teologali, le quali rimandano alla Sua intima partecipazione alla Santissima Trinità, a conferma che l’Opera della Redenzione iniziata con l’Incarnazione del Verbo in Lei, si è compiuta:
il peccato e la morte sono stati sconfitti dalla Morte di Cristo, Risorto e Asceso al Cielo, alla destra del Padre.
Con l’espressione “in questo momento“, La Santa Vergine si riferiva dunque al “momento storico” in cui il diavolo fomentava un odio spaventoso e cieco, per strappare all’Amore del Divin Figlio tante anime redente dal Suo Preziosissimo Sangue, impedendo loro di domandare perdono a Cristo Redentore e salvarsi.
Pertanto, questa espressione appare ancor più importante per il nostro tempo, sempre più tenebroso a causa di una nuova guerra mondiale permanente sempre più crudele e devastante, nella quale il diavolo opera per gettare molte anime nella disperazione e portarle all’Inferno, rinnovando così il tremendo dolore del Calvario, al Sacro Cuore di Cristo Redentore e al Sacro Cuore della Sua santa Madre Corredentrice.
Nell’esortazione della Santa Vergine ad Adelaide, occorre, perciò:
- innanzitutto, cogliere l’appello accorato a pregare PER LA SALVEZZA DELLE ANIME,
- e ricordare poi, che, per questo fine, prima dell’esortazione ad Adelaide, la Santa Vergine ha implorato per tre volte: «preghiera e penitenza!», «preghiera e penitenza!», «preghiera e penitenza!», richiamando la necessità, non solo della preghiera, ma anche, in particolare, della PENITENZA, determinante per impedire la guerra.
«Se gli uomini faranno penitenza la guerra finirà fra due mesi, altrimenti in poco meno di due anni» ha affermato la Santa Vergine nella terza apparizione, richiamando la verità del rapporto fra – Grazia, peccato e riparazione – in base al quale la guerra deve essere considerata una separazione da Dio causata dal peccato, che può essere superata con – la penitenza e la rinuncia al peccato stesso – necessari perché si ottenga la Grazia della Vera Pace.
Dalla quale verità consegue che
SI ALLONTANA LA VERA PACE E SI FAVORISCE LA GUERRA SE NON SI FA PENITENZA E IL PECCATO VIENE RIPETUTO OSTINATAMENTE,
come avviene nella nostra società occidentale definita “libera”, in cui è bandita la Redenzione di Cristo, e si favorisce il peccato considerandolo addirittura un diritto lecito e si affonda l’uomo in un’abnorme permissività lasciva fomentata da un relativismo sempre più diffuso in ogni ambito dell’esistenza, nel disprezzo della penitenza come un’inutile anticaglia medioevale.
Occorre perciò che la Vera Chiesa di Cristo diffonda nel mondo l’esortazione della Santa Vergine apparsa a Ghiaie, affinché l’umanità non sia condotta a confidare nella falsa pace proposta da questa società, il cui principe (che è il principe di questo mondo) fomenta il peccato riducendone l’importanza fino a cancellarlo dalle anime, per corromperle, e con la guerra impadronirsi di loro.
Nell’esortazione della Santa Vergine ad Adelaide risuona dunque un accorato monito alla Chiesa affinché ricordi che:
L’IMPEGNO PER LA PACE DEVE ACCORDARSI CON LA MISSIONE DELLA SALVEZZA DELLE ANIME, CHE E’ LA MISSIONE AFFIDATA DA CRISTO ALLA CHIESA.
Per questo, nell’apparizione di Pentecoste, del 28 maggio (Solennità che ricorda LA NASCITA DELLA CHIESA) prima di esternare quale Pace il Suo Cuore desidera, la Santa Vergine ripete l’esortazione pronunciata nella Solennità dell’Ascensione, con l’ammonizione a pensare alla morte.
- «Prega per i peccatori più ostinati che fanno soffrire il mio Cuore perché non pensano alla morte» ha detto quel giorno la Santa Vergine ad Adelaide subito dopo essere apparsa,
proclamando, soltanto dopo questa esortazione/ammonimento, quale Pace Ella desidera, con le seguenti parole molto note, ma, purtroppo, ancora poco pensate:
- «…al mio Cuore preme quella Pace mondiale nella quale tutti si amino come fratelli».
Giunti a questo punto della riflessione, per cogliere l’insegnamento sapienziale donato dalla Santa Vergine con le apparizioni di Ghiaie e rischiarare la stessa Missione della Chiesa nel nostro tempo segnato dalle tenebre della guerra e della morte – occorre comprendere che:
- la Santa Vergine esorta a pensare Al Mistero della morte, per meditare, prima di tutto, la MORTE DI CRISTO, che tutte le morti riassume nella Propria Morte,
- e che LA VERA PACE È UN DONO DI GRAZIA OTTENUTA DA CRISTO, PER TUTTI GLI UOMINI, REDENTI E LIBERATI DALLA MORTE MEDIANTE IL SUO SANTO SACRIFICIO.
Per questo, (come ha ben intuito padre Felice Murachelli) nell’apparizione di Pentecoste, Solennità in cui nasce la Chiesa,
LA SANTA VERGINE SI MOSTRA COME LA VERA REGINA DELLA PACE, AFFINCHE’ CON QUESTO TITOLO LA CHIESA LA RICONOSCA.
Ella infatti è scesa a Ghiaie a ricordare il Grande Mistero dell’Incarnazione del Verbo di Dio nel Suo Seno Purissimo, com’era dal Principio nel Disegno di Dio Santissima Trinità, Che, per volere del Padre, in unità con lo Spirito Santo, ha voluto donare all’umanità peccatrice, il Figlio perché dalla SUA MORTE l’umanità fosse Redenta e potesse, LIBERATA DAL PECCATO E DALLA MORTE, vivere nella PACE, eternamente in comunione col Suo Amore.
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Torneremo a riflettere sulla frase con cui la Santa Vergine – prima di proclamare quale pace Ella desidera – esorta a pensare alla morte, perché attualissima in questo tempo in cui la morte viene esibita nel suo aspetto atroce, e senza ritegno, come uno spettacolo macabro per terrorizzare e deprimere al fine di condurre gli uomini a una pace ingannevole, utile solo a far continuare la guerra e favorire l’opera nefasta del promotore di peccato, ovvero: il diavolo.