Iniziamo questa riflessione rammentando, un’altra volta, l’affermazione che Adelaide ripeteva, con forza, agli amici più vicini negli ultimi tempi della sua esistenza sulla terra mentre si avviava con decisione verso la morte, scelta col dono della vita:
- «Sono stata, sono, e sarò sempre suora Sacramentina».
E’ un’affermazione assai importante, anzi determinante, perché solo accettandola in questa luce Adelaide permette di avvicinarla, conoscere la sua storia, e così accedere alla sua anima,
nella quale è iscritta da sempre la vocazione religiosa e la Missione a lei indicata dalla santa Vergine per conto della Divina Sapienza.
E a questo fine aggiungiamo che, per far comprendere il fine della sua vocazione religiosa, agli amici più vicini Adelaide, diceva anche
- di aver sempre desiderato d’essere suora per portare e far crescere l’Amore di Dio nei cuori delle consorelle come voleva la santa Vergine,
rivelando poi, che:
- in obbedienza alla santa Vergine, avrebbe dovuto affiancare, come suora Sacramentina, il santo Padre, per riportare l’Eucarestia al centro della Chiesa e aiutare la Missione Eucaristica della Chiesa nel mondo.
la quale rivelazione
consente di affermare che le apparizioni di Ghiaie non devono essere confinate al luogo e al territorio dove la santa Vergine si è manifestata nel maggio dell’anno 1944,
ma considerate come
un evento soprannaturale deciso da Dio santa Trinità, per la Chiesa Universale, chiamata a portare l’Amore Eucaristico nel mondo, dalla santa Sede di Roma,
come ha fatto ben capire Adelaide dicendo al pittore Galizzi – impegnato a rappresentare in una pala d’altare l’immagine della santa Vergine apparsa a Pentecoste – che il manto verde della santa Vergine si estendeva fino a Roma,
soprattutto com’é ben esplicitato dal “desiderio” espresso dalla santa Vergine nell’apparizione di Pentecoste:
«al mio cuore preme quella pace mondiale nella quale tutti si amino come fratelli. Solo così il Papa avrà meno da soffrire»
nel quale risuona chiaramente il “comandamento” espresso da Gesù all’Ultima Cena coi suoi discepoli, il giovedì santo, giorno in cui la Chiesa celebra l’istituzione dell’Eucaristia:
«che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri» (Gv. 13, 34-35).
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Per comprendere meglio questa grande Missione rivelata da Adelaide occorre:
- dapprima ricordare – nella seconda apparizione del 14 maggio – l’esortazione rivolta ad Adelaide dalla santa Vergine a farsi suora Sacramentina,
nella quale esortazione, si riconosce chiaramente l’inizio del “mandato” della Missione affidata dalla santa Vergine ad Adelaide per volontà della santa Trinità, perché Adelaide concepisse, misticamente, il VERBO EUCARISTICO nell’anima, quale immagine della santa Vergine.
- e riconoscere poi la conferma della stessa Missione nel bacio Eucaristico inviato ad Adelaide, dalla santa Vergine – nell’apparizione del 29 maggio – con l’indice e il pollice uniti sulle labbra,
grazie al quale Adelaide riceve il dono dello SPIRITO SANTO effuso nella sua anima, col “respiro” dell’anima della santa Vergine, perché si rinnovi in lei, misticamente, l’Incarnazione del VERBO EUCARISTICO e possa così attuare e sostenere la grande Missione Eucaristica per cui è stata prescelta e dovrà compiere come suora Sacramentina.
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Ancor più compiutamente, la Missione rivelata da Adelaide, la possiamo riconoscere
- nella prima Comunione ricevuta da lei il 28 maggio, solennità di Pentecoste e giorno della decima apparizione, la più significativa del ciclo epifanico, perché, proprio in quell’apparizione Adelaide – con l’abito della prima Comunione e il Signore nell’anima – offre, come piccola suora Sacramentina, un mazzo di fiori alla santa Vergine,
simbolo delle anime che saranno ricondotte, attraverso le sue mani immacolate, all’Amore di Gesù Eucarestia, unite come fratelli in una stessa famiglia, come la santa Vergine dice nel messaggio di quel giorno (al mio cuore preme quella pace mondiale nella quale tutti si amino come fratelli), ricordando il comando del Signore all’Ultima Cena.
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Purtroppo questa Missione (su cui torneremo a riflettere) com’è noto è stata distrutta.
Stracciandole l’abito e deportandola brutalmente oltre le mura del convento impedendole poi, in ogni modo, di tornare, i persecutori di Adelaide, nemici delle apparizioni della santa Vergine l’hanno fatta precipitare in un nero abisso mortale.
Ma, per Grazia di Dio, in questa notte oscura, l’anima di Adelaide si è illuminata sempre più della Sapienza della Croce, presente nella sua anima fin da bambina,
grazie alla quale continuerà, nel silenzio e nel nascondimento, fino alla morte, la Missione a lei affidata, dalla santa Vergine, come suora Sacramentina, con l’anima sempre unita all’anima della santa Vergine in una continua adorazione, e nell’adempimento dei voti da religiosa:
- totalmente obbediente alla Divina Volontà
- nell’estrema povertà,
- e con l’animo perfettamente casto,
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PS: con il mondo affondato sempre più in una guerra devastante, oggi si può comprendere, costernati, quale sciagura ha procurato l’aver impedito la Missione Eucaristica affidata dalla santa Vergine ad Adelaide per la Chiesa; che, tuttavia, per Grazia di Dio può ancora ritrovarla in Adelaide, perché Adelaide è ancora viva con Cristo Vivo in mezzo a noi.