LA VERA PACE E LA VERA UNITA’
Nella presente riflessione prenderemo in esame la frase pronunciata dalla santa Vergine il 28 maggio 1944, solennità di Pentecoste,
con la quale, rispondendo alla richiesta di pace dei pellegrini assillati dalla guerra, la santa Vergine indica che la VERA PACE sin trova nel suo Cuore e che a questa Pace occorre aspirare.
La frase è la seguente:
«La pace non tarderà, ma al mio Cuore preme quella Pace mondiale nella quale tutti si amino come fratelli».
Come ben si vede
in questa frase, la santa Vergine contrappone due condizioni di pace: una prossima ma transitoria e falsa perché preludio di un’altra guerra, l’altra definitiva e vera perché conclude ogni possibilità di guerra.
Contrapposizione evidenziata da Gesù al Cenacolo, il giovedì santo, nell'”addio” e nella “preghiera” con le note parole ai suoi discepoli:
«Vi lascio la Pace, vi do la mia Pace. Non come la dà il mondo io la do a voi…perché tutti siano una cosa sola. Come tu Padre sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato» (Gv 14, 27 e Gv. 17, 21).
Per questo
la frase pronunciata dalla santa Vergine il 28 maggio 1944, costituisce il vertice dell’insegnamento sapienziale offerto, dalla stessa santa Vergine, alla Chiesa, chiamata a comprenderla in tutta la sua pregnanza di significato.
- Oltre a far proprio l’incontenibile desiderio della VERA PACE e della VERA UNITA’, espresso dalla stessa santa Vergine, che indica nel suo Cuore la sede della Vera Pace e dell’Unità fraterna,
- ricordando che il CUORE della santa Vergine è talmente unito al CUORE del Divin Figlio, da formare un solo CUORE,
- la Chiesa deve capire che il desiderio della santa Vergine proviene dal Cuore stesso del Divin Figlio, Divina Sapienza, e dunque dalla SANTA TRINITA‘.
Inoltre,
- ricordando che il giovedì santo, Gesù istituisce il Sacramento dell’Eucarestia, in preparazione del santo Sacrificio della Croce, ponendolo a fondamento della Chiesa,
- la Chiesa stessa è chiamata a sentire nelle parole della santa Vergine l’invito a unirsi, nel suo stesso Cuore, al Cuore del Divin Figlio,
- per partecipare alla Missione Eucaristica del Divin Figlio, ricevuta nel giorno di Pentecoste, al Cenacolo con la discesa, grazie al Padre, del suo Spirito, su lei e gli apostoli.
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L’anelito alla VERA PACE espresso dalla santa Vergine, con le sue apparizioni a Ghiaie, si trasfonde dunque pienamente nella Comunione Eucaristica, che segnerà il Trionfo della santa Vergine Maria e della Chiesa stessa.
Perciò,
a conclusione di questa prima parte della riflessione, possiamo dire che:
la Chiesa è chiamata a Ghiaie
per portare nel mondo, con la santa Vergine, la VERA PACE e la vera UNITA’ EUCARISTICA. Quella donata da Cristo. Non quella che dà il mondo
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NELL’UNICO SANTO SACRIFICIO
Per comprendere pienamente la relazione fra
- il desiderio di Pace e di Unità, espresso dalla santa Vergine, con le sue apparizioni a Ghiaie
- e la Missione Eucaristica alla quale la santa Vergine richiama la Chiesa,
occorre che la Chiesa contempli il complesso figurativo in cui, il 28 maggio 1944 (solennità di Pentecoste) si è mostrata la santa Vergine pronunciando quella frase tanto importante.
In particolare, occorre che
la Chiesa si identifichi con la santa Vergine rappresentata in questo complesso figurativo
riconoscendo nei due colombi scuri e divaricati nello sguardo che la santa Vergine tiene nelle mani
- non solo la figura della separazione dell’uomo da Dio.
- ma anche la separazione da Dio, di cui ha fatto esperienza la santa Vergine, che ha accettato di soffrire e morire, per amore dei peccatori, con il Divin Figlio, senza il minimo sollievo, per dimostrare, in unità col Figlio, contrariamente alla coppia dei progenitori, l’amore incondizionato e la totale obbedienza al Padre.
La Chiesa vedrà allora,
proprio in questa immagine, il Cuore della santa Vergine spezzato nell’istante in cui il Cuore del Divin Figlio viene aperto dalla lancia di Longino, fonte sublime dell’Amore Eucaristico,
dalla quale nascerà la Chiesa,
che inizierà la sua Missione di Unità e Pace nel mondo con la seconda discesa dello Spirito Santo su Maria e gli apostoli al Cenacolo nel giorno di Pentecoste, là dove il Divin Figlio ha istituito l’Eucarestia.
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LA MISSIONE DI GHIAIE
Le parole pronunciate dalla santa Vergine nell’apparizione di Pentecoste del 28 maggio 1944
sono dunque un richiamo alla Chiesa, da parte della santa Vergine, perché
- diffonda nel mondo, attraverso il SUO CUORE, la VERA PACE e la VERA UNITA’ che si trova solo e unicamente nel CUORE DEL DIVIN FIGLIO
- e dunque nel dono dell‘EUCARESTIA per la COMUNIONE di tutte le genti in una sola Famiglia.
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Come ribadito nelle precedenti riflessioni, è assolutamente indispensabile tener sempre presente che
Il TEMA PRINCIPALE del messaggio delle apparizioni della santa Vergine a Ghiaie è:
L’UNITA’ DI DUE CUORI IN UN SOLO CUORE,
che rimanda all’
UNICO SANTO SACRIFICIO D’AMORE
compiuto da Gesù, unico nostro Redentore, in compartecipazione lei, sua santa Madre e Sposa, Maria, Corredentrice,
mediante il quale, santo Sacrificio, il peccato e la morte sono stati sconfitti per sempre ed è stato riaperto il Cielo, unica meta verso cui la Chiesa deve procedere
ripercorrendo il doloroso cammino della santa Vergine Maria alla sequela del suo Divin Figlio fino alla Croce, per condurre l’umanità – liberata dal peccato e dalla morte – alla Comunione con Dio – a formare, nella VERA UNITA’ E NELLA VERA PACE, come UN SOLO CUORE, UNA SOLA FAMIGLIA .
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