Le apparizioni della santa Vergine a Ghiaie non sono alterate solo dalla Curia di Bergamo (che finge di approvarle per distruggerle, con il tacito consenso della Santa Sede di Roma sempre più avversa alle epifanie mariane),
ma anche, cosa ancor più grave, da coloro che si presentano come paladini della santa Vergine.
Un caso lampante è costituito da don Alessandro Minutella, del quale evidenziamo la catechesi del 04 dicembre 2021 “Le apparizioni mariane – Ghiaie di Bonate“, riguardo alla quale abbiamo subito fatto conoscere la nostra dura critica a don Minutella, su facebook, senza ricevere alcuna risposta.
Del resto gli è impossibile accettare le critiche:
Don Minutella infatti,
- si presenta, come ripete nei suoi discorsi, nella veste di colui che è “mandato da Dio per una “missione”, avvalorando, in questa investitura, le proprie parole, perchè chi ascolta possa credere che le sue parole vengono davvero “dall’Alto”, e, in forza di questa presunta investitura, assimila tutto ad essa.
- Così la missione di Adelaide è assimilata alla propria.
- Rivendicando poi, la “forza dell’autorità” conseguente a questa presunta missione divina, don Minutella lascia libero sfogo alla propria fantasia “divinizzata” inventando un racconto a sua misura.
Proprio come don Cortesi nei suoi scritti, don Minutella costruisce un racconto come una favola per una sceneggiatura della quale diventa l’attore protagonista.
Innumerevoli, gli svarioni e le alterazioni del racconto delle apparizioni, ridotto da don Minutella a una farsa, strumento della propria verve narcisistica, deformando le stesse parole della santa Vergine.
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Riferendo la seconda apparizione, secondo don Minutella, la Madonna avrebbe detto ad Adelaide:
- devi essere buona, brava e obbediente, soffrirai molto, sarai una martire ma io ti terrò sotto il mio manto e un giorno ti verrò a prendere (minuto 18)
In realtà, la santa Vergine ha detto ad Adelaide queste altre parole:
- Devi essere buona, ubbidiente, sincera e pregare bene, rispettosa verso il prossimo. Tra il quattordicesimo e quindicesimo anno, ti farai Suora Sacramentina. Soffrirai molto, ma non piangere perché dopo verrai con me in Paradiso.
Come si vede, recitando a soggetto, don Minutella, censura la vocazione sacramentina di Adelaide, decisa nel disegno divino, e così non fa capire l’importanza della disposizione dettata ad Adelaide dalla santa Vergine, con il comando: ti farai Suora Sacramentina; lo dirà più tardi (minuto 34,58), smentendosi, ma lo farà in riferimento alla propia missione, senza far capire il perché della disposizione dettata dalla santa Vergine.
A don Minutella non interessa capire il perché Adelaide avrebbe “dovuto” farsi suora Sacramentina, secondo la disposizione della santa Vergine.
Non gli interessa capire che la santa Vergine desidera che Adelaide diventi, per la Chiesa, immagine della stessa santa Vergine, la quale – tra il quattordicesimo e ilquindicesimo anno, ha accettato, in obbedienza al Padre, di ricevere nel suo Seno Verginale Immacolato, il Verbo per opera dello Spirito Santo. E così non permette si capisca che Adelaide è chiamata dalla santa Vergine ad essere, immagine di Maria, testimone della Chiesa nascente dell’Incarnazione.
Per don Minutella è Adelaide che sceglie di entrare in convento e non che è stata mandata dalla santa Vergine per conto della santa Trinità (minuto 57,10), smentendosi, di nuovo (minuto 34,58), ma lo fa sempre in riferimento alla propia missione.
Non basta.
Commentando la seconda apparizione, don Minutella censura, come tutti, le parole dette dalla santa Vergine ad Adelaide per Candido: “Egli si farà Sacerdote Missionario secondo il mio Sacro Cuore”.
Anche per don Minutella padre Candido non esiste. Candido non gli interessa. Anche per lui bisogna stare in silenzio, non ricordare la calunnia che ha crocifisso Candido.
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Don Minutella, non solo ignora bellamente il diario di Adelaide, ma, fra tutti i libri possibili, “guidato da Dio” (sic!), sceglie, per la sua catechesi, proprio il libro di colei che da anni copre le menzogne della Curia: Sono ancora a Ghiaie di Bonate, di Lucia Amour (minuto 20,38) e lo sponsorizza!
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Che don Minutella non abbia capito nulla delle apparizioni di Ghiaie, e reciti a soggetto distruggendo il grande insegnamento sapienziale per la Chiesa offerto dalla santa Vergine, lo si può constatare ascoltando, con grande, grande, grande pena, le parole con cui, al minuto 56, 24, annuncia le successive catechesi
Dice don Minutella
- …ci fermermero soprattutto (a considerare) l’apparizione della fattoria, l’apparizione visione in cui Adelaide vede un fattoria con gli animali che indicano la famiglia. Lì la Madonna si è fatta chiamare Regina della famiglia
In realtà Adelaide vede una chiesa! La fattoria è frutto della fervida fantasia divinizzata di don Minutella. E la Madonna non si è mai fatta chiamare Regina della famiglia!!!
Scrive infatti, Adelaide nel suo diario:
- Anche questa apparizione fu preceduta dai colombi e nel punto luminoso si manifestò la Sacra Famiglia vestita come ieri, in mezzo a una chiesa.
Affascinato dalla “fattoria degli animali”, don Minutella tralascia di spiegare il significato sapienziale di questa apparizione, che vede come protagonista san Giuseppe nella sua funzione paterna di ricondurre il peccatore alla Chiesa.
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Che Minutella reciti a soggetto lo si constata in tutta la sua narrazione. Si ascolti come racconta il sequestro di Adelaside, al minuto 21, 24. Don Minutella fa credere che Adelaide sia stata rinchiusa in un orfanotrofio lager!!!
Dice don Minutella parlado di don Cortesi:
- Lui (don Cortesi) sottrae Adelaide alla famiglia, poi la porta in una sorta di Orfanotrofio che in realtà è una specie di lager e la sottopone giornalmente quotidianamente a questo tipo di operazione mentale: (le dice) non hai visto la Madonna…è la tua fantasia che ti ha fatto credere di vederla…
L’orfanotrofio esiste solo nella fantasia di don Minutella.
- In realtà, com’è noto, Adelaide viene sequestrata, su ordine di don Cortesi, per iniziativa del parroco di Ghiaie e chiusa con un inganno nel convento delle suore Orsoline di via Masone e poi di Gandino, dove subirà l’effrazione della verginità mediante “l’esame delle pudende” operato dal prof. Cazzamalli con la partecipazione di don Cortesi e delle suore Michelina e Lutgarda (ovviamente non ricordato da Minutella, proprio come vuole Lucia Amour, in difesa della Curia).
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La catechesi è uno stillicidio di svarioni:
padre Gemelli sarebbe un alleato di don Cortesi (minuto 26,54), Adelaide lavora come infermiera nel reparto dei trapianti (28,58), conduce una vita del tutto in ombra, e poco prima di morire va a fare la dichiarazione che ha visto la Madonna (31,22), don Minutella inventa anche la morte di Adelaide (minuto 36) per lui i peccati sono trasmessi dall’albero genealogico (37,51) e si definisce “arcangioletto” che prega coi bambini “angioletti” (minuto 44,51)…
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Ci sembra abbastanza per capire che don Minutella “divora” e “manipola” il soprannaturale al fine di confermare se stesso ed esibire la propria presunta missione divina, in una falsa opposizione al potere, apparecchiando cibo avariato.
Abbiamo continuato con gentilezza a inviare le nostre riflessioni a don Minutella, che ha ricevuto anche il nostro L’ORA DI MARIA L’ORA DELLA CHIESA, con la bella prefazione di padre Serafino Tognetti, evidentemente da lui non gradita. Avrebbe potuto scoprire il vero significato sapienziale delle apparizioni di Ghiaie e correggere la sua scempia catechesi, ma non può.
Don Minutella deve confermare la propria missione divina (in base alla quale separa amici e nemici), e tutto dev’essere misurato alla sua missione, che altrimenti sarebbe disvelata come falsa, con la conseguenza che cadrebbe miseramente il castello prodotto dalla sua fervida “fantasia“.