PRIMA RIFLESSIONE
Le prime parole pronunciate dalla Madonna il 28 maggio 1944, solennità di Pentecoste, sono una richiesta accorata di preghiera per i peccatori ostinati che non pensano alla morte.
“Prega per i peccatori ostinati che fanno soffrire il mio cuore perché non pensano alla morte”
Alla quale richiesta, la Madonna ne fa seguire un’altra, questa volta per il santo Padre:
“Prega pure per il Santo Padre che passa momenti brutti. Da molti è maltrattato e molti attentano la sua vita”.
Due esortazioni diverse nell’oggetto, e apparentemente senza alcun legame fra loro, se non che, esaminandole attentamente, si rivelano invece strettamente correlate l’una all’altra.
La preghiera per i peccatori appare chiaramente connessa a quella per il Papa (quale Capo della Chiesa)
Unendo infatti, le due esortazioni possiamo facilmente comprendere che, nel modo più semplice, la Madonna ricorda alla Chiesa la Missione affidataLe dal Suo Divin Figlio,
la quale Missione si può riassumere in una frase:
LA CHIESA, GUIDATA DAL SANTO PADRE, DEVE PREGARE PER LA SALVEZZA DELLE ANIME DALLA PERDIZIONE ETERNA IN CUI POSSONO CADERE DOPO LA MORTE RIFIUTANDO LA GRAZIA DEL PERDONO OTTENUTA DA CRISTO MEDIANTE IL SANTO SACRIFICIO DELLA CROCE.
Facilmente comprensibili ci giungono allora le parole conclusive, relative alla Pace nel mondo, pronunciate dalla Madonna quel giorno santo di Pentecoste.
Ovvero queste:
“Al mio Cuore preme quella pace mondiale nella quale tutti si amino come fratelli”.
Riunendo insieme le tre esortazioni – ai peccatori, al Santo Padre, e alla Pace – il messaggio affidato dalla Madonna, il 28 maggio solennità Pentecoste, giorno santo in cui nasce la Chiesa. si può riassumere in questo modo semplice:
LA CHIESA GUIDATA DAL SANTO PADRE DEVE OPERARE PER LA CONVERSIONE E LA SALVEZZA DELLE ANIME, CHIAMANDO L’UOMO A EVITARE IL PECCATO E RICEVERE LA GRAZIA DEL PERDONO, PER ESSERE IN CRISTO UN SOLO CORPO, UNA SOLA FAMIGLIA, E REALIZZARE, NELLA COMUNIONE FRATERNA, LA PACE MONDIALE.
A corredo di questa fondamentale Verità, quel giorno la Madonna si mostra in un significativo e ricco complesso simbolico (col vestito rosso, il manto verde, circondata da un coro di otto angioletti rosa e azzurri, affiancata dai due santi apostoli Matteo e Giuda Taddeo, e con due colombi scuri e divaricati nello sguardo nelle Sue mani).
Complesso simbolico che torneremo a esaminare più avanti,
perché si svelerà in tutto il suo significato solo dopo aver compreso più in profondità, l’azione di San Giuseppe (esaminata nell’articolo precedente) alla quale è strettamente correlata quella di Maria Santissima, evidenziata nell’apparizione di Pentecoste.
SECONDA RIFLESSIONE
Rammentiamo allora l’azione di San Giuseppe che riconduce nella Chiesa il cavallo distruttore (da notare che, vedendo il santo, il cavallo aveva tentato di nascondersi cercando un rifugio all’ombra del muro del giardino per non essere visto – come i progenitori dopo il peccato originale -Gen.3,8-10).
E riconosciamo, in questo ritorno alla Chiesa, il cammino di conversione del peccatore che, da san Giuseppe, apprende l’umile castità superando l’impulso dell’eros divisivo e distruttivo, per poi contemplare, ripreso il proprio posto nella Chiesa, il sublime modello d’amore della diade dell’Incarnazione Gesù-Maria,
nella quale il peccatore, non più schiavo degli istinti e delle pulsioni di morte, riconoscerà l’opera di Salvezza operata da Gesù, Che in Maria si è fatto uomo, ed è morto, per la sua redenzione, sulla Croce, affinché egli ricostituisca, nella Comunione con Dio, l’unità originaria spezzata
Per questo, tornare alla Chiesa non basta. La conversione non è sufficiente.
Per ritrovare l’unità, e riconciliarsi con Dio, il peccatore deve essere elevato alla Grazia di Dio e alla Comunione con Lui.
Compito questo che assolve Maria.
Possiamo perciò dire che, terminata l’azione di san Giuseppe, inizia quella di Maria.
La Quale raccoglie nelle Sue mani purissime il peccatore tornato nella Chiesa per elevarlo al Suo Immacolato Sacro Cuore, all’incontro con il Suo Divin Figlio, e alla Riconciliazione con DioAmore.
Non è difficile, a questo punto, capire perché la Madonna appare tenendo, accanto al Suo Cuore, nelle Sue mani, due colombi scuri e divaricati nello sguardo.
Se nel cavallo abbiamo visto il fautore del peccato, nei due colombi scuri riconosciamo le conseguenze del peccato, che produce la divisione dell’uomo in se stesso e la separazione da Dio.
E di converso, nelle Mani Purissime di Maria, il Luogo Santo di Grazia, per il passaggio del peccatore nell’Immacolato Suo Sacro Cuore, alla Comunione con Dio, e alla piena integrazione con se stesso, nella ricostituzione della diade originaria della Creazione.
Assai semplice a questo punto è vedere, in quelle Mani Purissime, la stessa Missione della Chiesa, della Quale Maria è Madre.
TERZA RIFLESSIONE
Dopo queste due riflessioni possiamo affrontare l’esame del ricco complesso simbolico dell’apparizione di Pentecoste – descritto nel tasto LA MISSIONE di questo sito – e contemplare ammirati l’insegnamento sapienziale che Maria ci offre, in particolare, proprio nell’apparizione di Pentecoste.