Prima di addentrarci nella presente riflessione occorre ricordare due capisaldi fondamentali per la comprensione del ciclo epifanico di Ghiaie.
Ovvero:
– la stretta relazione fra lo stesso ciclo epifanico di Ghiaie e il tempo di Pasqua, di cui segue il tempo liturgico, in perfetta sintonia con le solennità dell’Ascensione e della Pentecoste;
– la continuità di senso delle 13 apparizioni, legate da un chiaro nesso narrativo, a rammentare, una dopo l’altra, l’Opera della Redenzione – attuata dal Verbo di Dio fatto uomo, per mezzo dello Spirito Santo, nel seno della Vergine Maria – alla Quale la stessa Santa Vergine, Corredentrice, chiama tutti i Suoi figli, per condurLa a compimento.
Questi due capisaldi infatti, rappresentano il presupposto necessario per comprendere la MISSIONE consegnata dalla Santa Vergine ad Adelaide, e, attraverso Lei, a tutti i figli redenti della Famiglia di Dio, con le apparizioni di Ghiaie.
Cerchiamo allora di enucleare i caratteri essenziali di questa MISSIONE.
1. Adelaide prescelta da Dio per la Missione della Chiesa degli ultimi tempi.
La Missione affidata ad Adelaide si trova chiaramente espressa a conclusione della pagina del diario dedicata all’undicesima apparizione, del 29 maggio;
all’inizio della quale la Madonna si presenta (come nella precedente, del 28 maggio) in un aspetto statico, che, alla fine della stessa apparizione, abbandona, imprimendo un improvviso dinamismo con la liberazione dei colombi e il bacio mandato ad Adelaide.
Così scrive Adelaide a conclusione della pagina:
«Mentre la Madonna portava la mano alla bocca per mandarmi un bacio con indice e pollice uniti, le due colombine le svolazzavano d’intorno e accompagnarono la Madonna mentre si allontanava adagio adagio»
Nelle due azioni evidenziate in questo breve racconto (la liberazione dei colombi e il bacio ad Adelaide) possiamo individuare due significati connessi fra loro.
Ovvero:
– nella liberazione dei colombi neri e divaricati, la Missione della Santa Vergine (Che dona la Grazia della liberazione dal peccato in virtù dei meriti del Divin Figlio Unico Mediatore di tutti dinnanzi al Padre conseguiti con la Crocifissione, alla Quale Lei, Sua Madre Immacolata, ha partecipato, come Corredentrice, in obbedienza al Figlio stesso);
– nel bacio mandato ad Adelaide, l’affidamento ad Adelaide, da parte della Santa Vergine, della Sua stessa Missione, tramite il dono dello Spirito Santo (affinché, in Comunione con Lei, Adelaide partecipi all’Opera di Corredentrice e Mediatrice della Grazia).
Più precisamente, in quest’ultima azione, riconosciamo
– l’investitura conferita alla piccola Adelaide, da parte dello Spirito Santo – tramite il dono del respiro di Maria, Madre del Verbo e Sua Sposa – della MISSIONE, affidata a Lei, nel giorno di Pentecoste, per la Chiesa degli “ultimi tempi”.
Diversi e molteplici sono gli atti mediante i quali la Santa Vergine, nelle diverse apparizioni, conferma ad Adelaide questa Investitura, riconoscibili:
– in primis
nell’ingiunzione a farsi suora Sacramentina, per divenire Sua stessa Immagine come Madre del Verbo, e sposa del Crocifisso, chiamata ad adorare Gesù Eucarestia e offrire la vita come anima vittima per la salvezza delle anime;
– e poi
nella reiterata esortazione alla preghiera in favore dei peccatori, e del Santo Padre capo della Chiesa, chiamata a operare per la salvezza delle anime e la Comunione dell’umanità con Dio in una sola Famiglia;
nelle continue esortazioni alla riparazione e alla penitenza in favore del dolore innocente;
negli ammaestramenti e inviti a meditare le Sue parole;
nell’elezione di Adelaide a figlia prediletta, prescelta da Dio, con la dichiarazione “Cara bambina tu sei tutta mia”;
nel sigillo di totale eterna appartenenza alla santa Vergine e al Suo Divin Figlio impresso col bacio lasciato dalla Santa Vergine sulla fronte di Adelaide, nell’ultima apparizione, come conferma ultima della partecipazione di Adelaide alla Sua stessa Missione.
Estremamente importante a tal proposito risuona l’appello accorato e tanto doloroso che la santa Vergine rivolge ad Adelaide, nell’undicesima apparizione, prima di liberare i colombi e mandarle il bacio.
«Prega molto per coloro che hanno l’anima ammalata» le ordina, riassumendo in questo comando la finalità della Missione, che comporta di tener sempre viva nella mente la terribile sofferenza del Divin Figlio Redentore. Per questo, chiamandola ad ammonire i peccatori che non ricordano a quale prezzo sono stati salvati, le dice:
«Il Figlio mio Gesù è morto sulla Croce per salvarli!»; aggiungendo: «Molti non capiscono queste mie parole e per questo io soffro!» affinché, mediante la compassione del Suo dolore di Madre del Crocifisso, i peccatori seguano i Suoi ammonimenti, prima di tutto l’invito a santificare la sofferenza. «Spero che tutti quelli che conosceranno la mia parola faranno ogni sforzo per meritarsi il Paradiso. Quelli che soffriranno senza lamento otterranno da me e dal Figlio mio qualunque cosa chiederanno» le dice ancora, assegnando ad Adelaide il compito di messaggera e testimone dell’unica via di salvezza tracciata dal Suo Divin Figlio Crocifisso, alla Cui sofferenza infinita, ogni uomo deve unire la propria, partecipando così alla stessa Missione salvifica della Chiesa, della Quale Ella è Madre.
In estrema sintesi possiamo dire, che
la Madonna conferisce la propria MISSIONE ad Adelaide chiamandola alla vocazione religiosa come suora Sacramentina, per condurla al Calvario, perché vi porti i peccatori, e a loro insegni a offrire a Dio, attraverso Lei, Sua Santa Madre, in un atto di ADORAZIONE CONTINUA, tutti i patimenti per la riparazione del peccato;
a conferma dell’esordio della stessa vocazione, vissuta nel bosco sopra il villaggio, dove Adelaide ha partecipato alle Messe di Candido insieme ai bimbi martiri mandati dal Cielo, e dove il Fanciullo Gesù l’ha accompagnata alla via Crucis lungo gli alberi del bosco promettendole alla fine di farle conoscere la Sua Mamma;
Che le apparirà il 13 maggio, col Bambino Gesù e san Giuseppe, perché, com’era stabilito nel disegno di Dio, fosse Lei, Madre del Verbo, a conferire ad Adelaide:
– la MISSIONE di condurre le anime alla Comunione con Dio in una sola Famiglia,
– assegnandole il TITOLO di “piccola martire”, come la chiamerà nell’ultima apparizione, affinché, grazie alla sua inesausta testimonianza di Fede e di Amore, con questo TITOLO la Chiesa dovrà riconoscerla, riconoscendo anche la Missione a lei conferita dallo Spirito Santo per il TRIONFO DELLA SANTA VERGINE nella battaglia definitiva contro il peccato.
2. La chiamata dei figli di Dio alla Missione della Chiesa degli ultimi tempi.
Offrendo ad Adelaide lo Spirito Santo con il bacio, la Madonna estende la Missione, attraverso Adelaide, a tutti i figli redenti della famiglia dei figli di Dio, invitati:
– a identificare nella piccola eletta della Santa Vergine, il riferimento e il modello della Missione stessa affidata alla Chiesa degli ultimi tempi,
– e a seguirla al Calvario, affinché, immersi con lei, e con la Santa Vergine, nel fuoco tremendo della sofferenza del Divin Figlio, possano ricevere, come Adelaide, dal Divin Figlio, la Grazia di offrire la vita per la salvezza delle anime.
Come Adelaide e con Adelaide, suora Sacramentina, questi “missionari” sono chiamati a vivere sulla terra, in un’ADORAZIONE CONTINUA, come ai piedi di un immenso ALTARE consacrato dal Purissimo sangue di Cristo sceso dalla Croce, insieme alla moltitudine immensa delle anime vittime e dei martiri di tutti i tempi, in particolare dei più piccoli, investiti anche loro, per volere di Dio, dallo stesso fuoco tremendo della sofferenza del Cristo Crocifisso che brucia ed estingue tutti i peccati del mondo.
Testimoni della Fede e dell’Amore di Dio, totalmente consacrati a Maria, questi “missionari” li possiamo vedere, trasfigurati, nel coro di angeli rosa e azzurri attorno alla Regina del Cielo e della terra, ammessi, già sulla terra, come angeli e con gli angeli, all’eterna Liturgia Celeste, nella perenne memoria viva, in Lei e con Lei, del Santo Sacrificio del Suo Divin Figlio (come appaiono nel complesso pittorico della pala d’altare dipinta dalla pittrice Vitalba).
3. Il Ministero affidato agli apostoli della Chiesa degli ultimi tempi
A compimento di questa riflessione, occorre ricordare che, raccontando alle suore Sacramentine il bacio ricevuto dalla Madonna, Adelaide dirà di aver visto la Madonna unire l’indice e il pollice “come fa il sacerdote quando tiene l’Ostia consacrata prima di offrirLa ai credenti per unirli a Gesù”.
Dettaglio molto importante, in base al quale possiamo constatare che, ad Adelaide, la Madonna dona il Suo Spirito come una Comunione Eucaristica, ma non le offre l’Eucarestia, poiché non possiede più il MINISTERO sacerdotale, affidato, dopo il compimento della Redenzione, agli apostoli.
E dunque rilevare la distinzione fra:
- la MISSIONE affidata dallo Spirito Santo, attraverso la Santa Vergine, ad Adelaide e ai figli redenti della Famiglia di Dio per la Chiesa degli ultimi tempi,-
- e il MINISTERO affidato dallo Spirito Santo esclusivamente agli apostoli della Chiesa degli ultimi tempi;
Come abbiamo rilevato nella precedente riflessione, i due apostoli san Matteo e san Giuda Taddeo apparsi nella decima apparizione al fianco della Vergine Santa, quali rappresentanti dell’intero collegio apostolico, riconoscono, in Lei:
– non solo la loro Regina, Corredentrice, Portatrice della MISSIONE (a Lei affidata per il compimento della Redenzione attuata dal Figlio col Santo sacrificio della Croce);
– ma anche e, ancor prima, la Portatrice del MINISTERO Eterno del Figlio (da Lei custodito fin dall’Incarnazione, perché fosse affidato a loro, apostoli della Chiesa, generata dal Sacrificio del Divin Figlio Redentore, Modello supremo, inalterabile, eternamente vivo nella Santissima Trinità, in cui l’umanità e la divinità sono eternamente unite).
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Verità grazie alla quale possiamo comprendere più in profondità il significato della coppia di colombi bianchi annunciatori di tutte le apparizioni del ciclo epifanico di Ghiaie.
Questa DIADE rappresenta con evidenza, nel perfetto candore e nel volo armonico, quale figura sponsale,
il Modello d’Amore Eterno fra l’uomo e Dio com’era al Principio, nel pensiero di Dio, realizzato, nella storia, dopo il peccato originale, con l’Incarnazione del Verbo di Dio, per opera dello Spirito Santo, nel Seno della Sempre Vergine Maria, al Quale ogni uomo, che nasce diviso nel peccato, come simboleggiano i colombi neri nelle mani della Madonna, deve tendere, per vivere, liberato dal peccato, in Comunione con Dio
Per questo, nella DIADE dei colombi bianchi si può riconoscere:
il fine e l’esito
della MISSIONE affidata ad Adelaide per i figli redenti della Famiglia di Dio, posti sotto la protezione di Maria Corredentrice e Mediatrice di Grazia,
e del MINISTERO affidato agli apostoli, posti sotto la protezione di san Giuseppe figura di Gesù, Sommo Pastore e Sommo Sacerdote.